QUELLA DOMANDA SEMPRE APERTA SU CHI SIA GESÙ. UN APPROCCIO ROVESCIATO AL MISTERO DELL’INCARNAZIONE
Tratto da: Adista Documenti n° 6 del 19/01/2008
DOC-1947. RECANATI-ADISTA. Non c’è formulazione dogmatica, per quanto intoccabile appaia (v. documento precedente), che possa impedire di cercare nuove risposte alla domanda, sempre straordinariamente attuale, di Gesù: “Ma voi chi dite che io sia?”. In questa ricerca, così pesantemente ostacolata dalle istituzioni ecclesiastiche, si distingue, tra altri, il noto biblista Ortensio da Spinetoli, frate dell’Ordine dei Cappuccini dal 1949 (autore, tra molto altro, del bellissimo libro “Gesù di Nazaret”, edito dalla Meridiana nel 2005). Il suo approccio al mistero dell’incarnazione – così come appare dall’intervento, da lui inviato ad Adista, che qui di seguito riportiamo – parte da una domanda ancora aperta: Gesù è l’Essere Supremo che si fa uno di noi oppure è, più semplicemente, “l’uomo Gesù di Nazaret che, nonostante i suoi limiti creaturali, è riuscito a comportarsi in mezzo ai fratelli con quella dedizione, generosità, carità, carica di amore che solo Dio possiede e mette in atto?”. E, se così fosse, perderebbe forse il diritto di presentarsi “come il ‘Dio-con-noi’, il Verbo incarnato”? O, al contrario, apparirebbe in maniera tanto più convincente, proprio in quanto privato del vantaggio di posizioni privilegiate, “come il prototipo, l’esempio di vita, la misura, la norma del comune agire morale umano?”. (c. f.)
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