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“LE PAROLE DEL PAPA SUL CONDOM VANNO CONDANNATE”. PRESENTATA UNA RISOLUZIONE AL PARLAMENTO BELGA

Tratto da: Adista Notizie n° 37 del 04/04/2009

34931. BRUXELLES-ADISTA. Ancora una presa di distanza delle cancellerie europee dalle parole di Benedetto XVI sull’uso del condom. Questo il senso della risoluzione discussa, il 26 marzo scorso, dai deputati belgi. Una posizione ufficiale del governo non c’è ancora, anche se il ministro della sanità, Laurette Onkelinx, è stata tra i primi politici europei a esprimere “costernazione” e “meraviglia” di fronte alla posizione del papa.

Secondo quanto si legge sul Nouvel Observateur (27/3), la risoluzione è stata depositata da alcuni parlamentari di sei partiti che formano una maggioranza alternativa, poiché il testo non è appoggiato dai democratici cristiani fiamminghi del primo ministro Herman van Rompuy e dai centristi francofoni del Cdh (Centre démocrate-humaniste). In sostanza, si “chiede al governo belga di condannare le affermazioni pericolose e irresponsabili del papa in occasione del suo viaggio in Africa e di protestare ufficialmente presso la Santa Sede”. L’atteggiamento di condanna, da parte del papa, dei preservativi - il cui utilizzo aggraverebbe invece di risolvere il problema dell’Aids, come ha affermato il primo giorno della visita in Africa (v. Adista n. 34/09) - costituisce, secondo i firmatari del documento, “una grave colpa” che consiglia una protesta ufficiale presso il nunzio apostolico in Belgio. Il ministro degli esteri Karel de Gucht si è detto disponibile a convocarlo, qualora gli venisse richiesto, “per dirgli che il papa si sbaglia”. Van Rompuy, dal canto suo, si è limitato a dire che il governo darebbe “opportuno seguito” alla risoluzione se questa venisse adottata e ha anche precisato che “in materia di prevenzione dell’Aids” ha un’opinione “che si allontana fortemente da quella del papa”.

Anche la Chiesa belga ha detto la sua. In una conferenza tenutasi il 25 marzo, il card. Godfried Danneels, primate del Belgio, ha detto che il papa non è “un diplomatico”. “Anche io - ha continuato - sono convinto del fatto che distribuire i preservativi non risolverà il problema dell’Aids”, puntualizzando, però: “Credo che ci siano occasioni in cui è il solo mezzo per salvare una vita. Non credo che il papa abbia voluto dire che non è mai permesso… Ha detto ‘non è come andare ad educare un popolo a prendere in mano il suo destino’”. Danneels aveva, peraltro, espresso molto chiaramente la propria posizione sul tema nel 2006 (v. Adista n. 21 e 85/2006), quando aveva affermato che “se un uomo malato di Aids obbliga la moglie ad avere relazioni sessuali, lei deve poter imporre il preservativo, altrimenti si aggiunge un altro peccato, l'omicidio”. (ludovica eugenio)

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