Libertà e giustizia
Tratto da: Adista Segni Nuovi n° 45 del 25/04/2009
Agli amici che hanno sottoscritto o condiviso il manifesto “Rompiamo il silenzio”.
Torniamo a farci sentire perché le vostre firme sono state numerose, oltre 200 mila quelle raccolte via web, più di un migliaio quelle che sono state assemblate su carta, riunione dopo riunione, dai circoli di Libertà e Giustizia, dalle associazioni amiche, dal passaparola dei cittadini.
Le iniziative fervono: anche a Londra e a New York il nostro manifesto è stato tradotto e distribuito nelle università, nei centri di cultura.
In Italia non abbiamo mai smesso di parlarne. Una grande condivisione che ci ha aiutato a mostrare quanto sia fragile, oggi, il nostro assetto istituzionale e quanto importante sia il lavoro quotidiano per rafforzare i valori della democrazia.
Ma non basta: la crisi di legittimità della democrazia è sotto gli occhi di tutti, la deriva oligarchica della rappresentanza anche. La distanza tra cittadini e Parlamento è quasi abissale; il deficit di rappresentatività del corpo legislativo è stato più volte riconosciuto dal Presidente della Repubblica.
“Se non ora, quando?”, per dirla con Primo Levi. In un momento che ci sembra particolarmente difficile, segnato come è da una doppia crisi, economica e istituzionale, gli attacchi alla Costituzione sono continui. L’elenco dei diritti violati è riassunto nel Libretto nero della democrazia che aggiorniamo sul sito di LeG di volta in volta. Scorrerne i titoli ci pare renda il senso dell’insofferenza verso i principi fondamentali della Carta.
Siccome con noi vi siete riconosciuti democratici in allarme, vi chiediamo di non abbassare la guardia, e a chi non l’abbia ancora fatto di contattarci agli indirizzi mail che corrispondono alla regione in cui, ciascuno di voi risiede e può darsi da fare. Confermateci la vostra disponibilità inviandoci una mail indicandoci nome, cognome, città e numero di telefono. Facciamo rete, fatevi coinvolgere.
Libertà e Giustizia: www.libertaegiustizia.it
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