“Anime, avanzate!” All’EuroPride, la fede non è terra straniera
Tratto da: Adista Segni Nuovi n° 49 del 25/06/2011
Di Fede e Omosessualità ufficialmente non si era mai parlato prima ad un EuroPride. È con questa consapevolezza che ci siamo messi in cammino un anno fa. La concomitanza dell’assegnazione a Roma nel 2011, nel weekend di Pentecoste, ci ha però immediatamente fatto capire che la sfida andava raccolta.
Nuova Proposta è un gruppo locale, che opera da oltre 20 anni a Roma nell’accoglienza e nell’informazione su fede e omosessualità e transessualità. Avevamo bisogno di far convergere altre forze sul progetto che, dal punto di vista sia organizzativo sia economico, travalicava le nostre possibilità. Eravamo consci che fosse un’eccezionale occasione per poter fare informazione sul tema “Fede e Omosessualità”, contribuire all’abbattimento di barriere e pregiudizi attivando un dibattito interno alle Chiese cristiane. Avremmo potuto parlare di Cristo e riportare al centro del dibattito il suo messaggio di Amore e inclusione, lanciando un segnale di speranza alle persone glbt. Significava per noi uscire dal silenzio e dall’ombra; far vedere che le persone glbt cristiane esistono, con la bellezza delle loro vite, nella voglia di contribuire all’evoluzione della Chiesa. Insomma, era un’occasione da afferrare al volo.
Il lavoro è stato faticoso. Tessere una rete di relazioni e collaborazioni è stata la chiave di svolta. I gruppi italiani ed europei si sono appassionati all’idea di rappresentare la realtà cristiana all’interno dell’universo glbt. Tutto ciò si è concretizzato nella partecipazione di diverse realtà che hanno raccolto l’invito lanciato da Nuova Proposta: il portale gionata.org, molti gruppi di cristiani glbt italiani, il Forum europeo dei cristiani glbt, Adista, Noi Siamo Chiesa e, fondamentale, il comitato organizzatore dell’Euro-Pride, che ha fatto suo fino in fondo il senso dell’operazione che proponevamo.
Piano piano la speranza si è cominciata a popolare di contenuti. Era fondamentale che le iniziative avvenissero in uno spazio aperto a tutti e abbiamo proposto, quindi, di essere dentro il Pride Park, villaggio di ospitalità e informazione dell’EuroPride, a piazza Vittorio (Roma). Volevamo mescolarci alla città, ad altre realtà glbt, volevamo essere lì, tra gli altri. Volevamo contaminare e contaminarci.
Il primo mattone del progetto è stato quindi allestire uno spazio informativo permanente, uno stand dove fare accoglienza, spiegare cosa significa per noi essere cristiani, raccontarci. Poi, la realizzazione (fortunatamente in tempo per l’EuroPride) di “Taking a chance on God”, il documentario, diretto da Brendan Fay, sulla vita di John McNeill, l’ex-gesuita, primo fra i teologi ad occuparsi della questione omosessuale. Il 6 giugno, l’anteprima mondiale, con centinaia di persone, sedute e in piedi a rendere omaggio ad un uomo che si è speso, fino a perdere tutto, per l’accoglienza delle persone glbt. Una gioia in più: avere John McNeill tra noi tutta la settimana, fino a Pentecoste, per un suo profetico ultimo viaggio di riconciliazione con Roma.
Ancora, la mostra “My Spirituality”, esposizione dei ritratti di omosessuali cristiani, realizzati dall’artista Luca Lo Iacono: spiritualità svelate, accompagnate dal ritmo dei versi di un Padre Nostro, reinterpretato per l’occasione («Padre anche mio? vorrei sentirti anche qui, sulla terra, dove mi sento solo (…). Sia fatta la tua volontà… perché so che tu non mi vuoi nascosto, sepolto, rinnegato. Ma liberaci dal male… quel male che per me, come per ogni donna o uomo, è il non essere amato, il non amarsi e il non amare»).
E ancora, la conferenza “Persone glbt e chiese cristiane: paure e opportunità per una piena accoglienza e inclusione” ha rappresentato, per la prima volta in maniera completa, il quadro del cristianesimo e della questione glbt in Europa.
Infine, la preghiera ecumenica voluta all’interno del Pride Park: un momento in cui si è sentita nettamente la presenza dello Spirito, tra pianto, commozione, abbracci, canti, candele e gli sguardi incuriositi dei passanti.
“Anime, avanzate!” è il titolo che ha riunito tutte le iniziative, a significare l’appartenenza a una Chiesa in movimento, dove tutti devono poter trovare il loro spazio. Uno stimolo a uscire alla luce del sole, dare il proprio contributo raccontando la propria vita, le proprie sofferenze e gioie. Un’iniezione di coraggio per tutti affinché non si rinunci alla propria fede e spiritualità.
Questa esperienza ci ha arricchito moltissimo e la ricorderemo a lungo; ha contribuito a farci salire un gradino in più nel confronto reciproco e nel confidare nelle possibilità che abbiamo come persone glbt cristiane in tutta Europa.
È stata una storia di fatica ma anche di gioia e gratificazione, di incontri straordinari, come quello con John McNeill o con altri compagni di avventura che hanno raccolto l’invito a creare dal nulla un momento magico e ispirato.
* Presidente di Nuova Proposta cell. 331/7858894; e-mail: info@nuovapropostaroma.it; internet: www.nuovapropostaroma.it
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