Nessun articolo nel carrello

Nel cuore della rivoluzione bolivariana: l’opzione per gli oppressi di un cowboy in Venezuela

Tratto da: Adista Documenti n° 20 del 01/06/2013

DOC-2526. CARACAS-ADISTA. Non è di sicuro un compito facile quello che è chiamato a svolgere il presidente venezuelano Nicolás Maduro. Se non sarebbe semplice in nessun caso ricoprire il ruolo di successore di Hugo Chávez, di un presidente cioè semplicemente ineguagliabile (ruolo, questo, vissuto peraltro con grande umiltà da Maduro, e in assoluta fedeltà alla memoria del leader bolivariano), il nuovo presidente si trova, in più, dinanzi a sfide di estrema complessità. Vinte le elezioni per un soffio, con appena 225mila voti di differenza (v. Adista Notizie n. 16/13), Maduro ha dovuto immediatamente far fronte al tentato “golpe post-elettorale” guidato da Enrique Capriles, e seguìto da forme di sabotaggio economico, come, ad esempio, la riduzione della produzione allo scopo di provocare penuria di alimenti di base. Senza contare problemi di lunga durata, come la corruzione e la violenza (il Venezuela è il Paese con il più alto tasso di omicidi per abitante di tutta l’America Latina), che hanno alienato al chavismo non pochi consensi. Maduro, tuttavia, ha iniziato bene il suo mandato. Assai produttivo è stato, innanzitutto, il giro di visite ai Paesi del Mercosur, durante cui ha firmato ben 51 accordi bilaterali: un giro quanto mai opportuno, a fronte del rifiuto dell’opposizione di riconoscere il nuovo governo e soprattutto delle dichiarazioni decisamente non amichevoli del governo Usa. Ma è sul piano interno che il nuovo presidente ha mostrato in particolare di avere le idee chiare, iniziando, appena tre giorni dopo il suo insediamento, a percorrere in lungo e in largo il Paese per discutere con la popolazione di salute, educazione, politiche abitative, potere popolare, sicurezza, in un dialogo ribattezzato “governo in strada”. E altrettanto importante si rivela il lancio del piano “Patria Sicura”, con cui Maduro ha stabilito il dispiegamento di 3mila militari nella regione della Gran Caracas, a cominciare dai municipi di Sucre e Baruta nello Stato di Miranda, quello governato da Capriles e quello, significativamente, con i più alti indici di violenza, il tutto combinato con programmi sociali diretti a sradicare la povertà: un programma che verrà gradualmente esteso al resto del Paese per «costruire un sistema di protezione in tutte le città e i paesi del Venezuela».
Su tutto questo abbiamo chiesto l’opinione dello statunitense Charles Hardy, ex prete diocesano di Cheyenne, nel Wyoming (ha lasciato il sacerdozio nel 1994, in seguito al suo matrimonio), il quale, partito nel 1985 per il Venezuela con i Missionari di Maryknoll, ha vissuto da allora nel Paese per la maggior parte degli ultimi 28 anni (sul Venezuela ha scritto anche il libro Cowboy in Caracas: A North American's Memoir of Venezuela's Democratic Revolution). Di seguito l’intervista. (claudia fanti)

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.