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Pace e diritti per tutti: il Consiglio ecumenico delle Chiese fa 70 anni

Pace e diritti per tutti: il Consiglio ecumenico delle Chiese fa 70 anni

Lanciate ieri, a Pechino, le celebrazioni per il 70° anniversario de Wcc (Consiglio ecumenico delle Chiese, conosciuto anche come il Consiglio mondiale delle Chiese), il più grande e importante organismo ecumenico del pianeta, con sede a Ginevra. Il Wcc è una «comunità fraterna» di Chiese cristiane di tutto il mondo che, come si legge nella costituzione dell'organismo, «confessano il Signore Gesù Cristo come Dio e Salvatore, secondo le Scritture, e quindi cercano di adempiere alla loro comune vocazione per la gloria dell'unico Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo». Raggruppa 350 denominazioni cristiane, in particolar modo anglicane, protestanti e ortodosse. Nonostante le occasioni di collaborazione, e la partecipazione massiccia nell'ambito di una Commissione specifica, tra i membri del Wcc manca all'appello la Chiesa cattolica, che si è sempre rifiutata di entrare a far parte dell'organismo ecumenico perché convinta che la Chiesa di Cristo sia solo una: quella presieduta dal successore di Pietro, il vescovo di Roma.

A Pechino, il 7 gennaio scorso, il segretario generale del Wcc, Olav Fykse Tveit, ha tenuto un sermone nella Chiesa di Chongwenmen, una delle più antiche chiese protestanti della Cina, sul tema: "Gesù Cristo, la gioia del mondo". «Siamo chiamati a condividere la buona notizia dell'amore di Dio e della pace di Dio con tutte le persone, chiunque esse siano, a qualsiasi popolo appartengono». Allo stesso modo, ha poi aggiunto, il messaggio di salvezza è per tutto il mondo, e siamo quindi siamo chiamati a rispettare diritti e bisogni di ogni essere umano ovunque si trovi. «Molte persone nel mondo – ha infatti aggiunto – soffrono ancora di povertà, malattie non curate, conflitti, paura, solitudine, persino disperazione». Tema caldo, che interroga le Chiese del pianeta, è la pace: Tveit ha ricordato la minaccia nordcoreana (geograficamente vicina alla Cina), ma anche l'interesse dell'organismo ecumenico per l'America Latina e il Medio Oriente.

In CIna fino al 16 gennaio, la delegazione del Wcc – alla quale partecipano, oltre a Tveit, anche il presidente della sezione asiatica, Sang Chang e il responsabile del programma per il Dialogo interreligioso Peniel Rajkumar – incontrerà le Chiese aderenti all'organismo ecumenico, altri leader religiosi cinesi e alcuni funzionari pubblici che si occupano degli affari religiosi a Pechino.

* foto tratta dal sito Wcc, immagine originale

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