
Cei: mons. Galantino ancora contro le Dat
In occasione dell’ultimo Consiglio permanente della Cei si è tornato a parlare di fine-vita. Mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza, ha definito la legge che introdotto le Dat (Disposizioni anticipate di trattamento) «controversa se non ideologica». Le obiezioni – ha spiegato nel dettaglio Galantino – riguardano «non solo la nutrizione e l’idratazione, ma l’abolizione dell’obiezione di coscienza da parte dei medici». «Speriamo che l’Ordine dei medici si risenta – ha proseguito – per recuperare proprio la figura del medico non solo come attuatore della volontà altrui, ma anche come portatore di scienza, coscienza e professionalità». Nel colloquio con la stampa, il segretario della Cei ci ha tenuto a fare presente che i vescovi non hanno trattato con il governo durante il dibattito parlamentare e non intendono certamente farlo oggi: «Non è compito della Chiesa fare leggi, ma continuare a proporre temi che impegnino la formazione […] Se si arriva a certi risultati legislativi, è probabilmente perché non abbiamo lavorato come si doveva, perché quella del credere al Vangelo diventasse anche una mentalità di vita». Al Consiglio si è parlato anche di natalità, argomento sul quale il Forum delle famiglie «ha lanciato un appello che ha ricevuto l’adesione e l’impegno corale di tutti i leader di partito».
* foto tratta da Flickr
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