
Sacerdoti Sposati: "la grande maggioranza dei vescovi è dalla nostra parte. Esiste un documento...
“Vaticano, affiora il ‘complotto’ del divieto ai preti sposati” è il titolo che l’associazione dei Sacerdoti Sposati al comunicato stampa che diffonde oggi. Nel testo, l’affermazione che «dietro le limitazioni ai preti sposati e alla loro riammissione nella Chiesa Cattolica Romana decise da Papa Francesco dopo il Sinodo sull'Amazzonia si nasconderebbe una specie di complotto» è supportata da un preciso fatto: «siamo venuti a conoscenza», scrivono i Sacerdoti Sposati, di «documenti» che «dimostrano che tante cose continuano a non quadrare». Tali documenti «riguardano una consultazione riservata che venne fatta prima del Sinodo tra i vescovi e promossa dal Vaticano. Le risposte fornite sono stupefacenti: contrariamente a quello che si immagina la stragrande maggioranza dei vescovi si era espressa a favore dei preti sposati. Solo una minoranza esigua manifestò giudizi negativi e problematici. Tuttavia Bergoglio fu portato ugualmente a non firmare nessun documento sui preti sposati».
Il Sinodo per l'Amazzonia (ottobre 2019), ricorda il comunicato, «ha sollevato la questione dell'ordinazione di uomini sposati, i cosiddetti "viri probati"». Si trattava di «far fronte alle difficoltà di molte comunità amazzoniche situate nelle zone più remote le quali, per mancanza di preti, celebrano l’eucaristia a malapena una volta l’anno, i vescovi avevano proposto che potessero essere ordinati preti anche «uomini idonei e riconosciuti dalla comunità, che abbiano già ricevuto il diaconato permanente e che abbiano una famiglia legittimamente costituita e stabile». L’ipotesi approvata dai vescovi (128 a 41) non è però stata presa in considerazione da papa Francesco, che ha ribadito la dottrina tradizionale sul sacerdozio ministeriale, facendo riferimento soprattutto al magistero di papa Wojtyla: il sacramento dell’ordine sacro, che configura il prete a Cristo sacerdote, «non può essere delegato» e «abilita solo lui a presiedere l’eucaristia».
Malgrado ciò, papa Francesco, nell'esortazione apostolica post-sinodale Querida Amazonía, non ha incluso questa proposta, mantenendo la linea tradizionale del celibato sacerdotale». «Ora – si osserva nel comunicato – la questione dei preti sposati resta un tema caldo nelle mani del nuovo Papa Leone XIV. Vedremo...».
L’associazione non manda di accennare con obiettività al «contesto del celibato sacerdotale»: «è una pratica – scrive – consolidata nella Chiesa cattolica latina, mentre nelle Chiese cattoliche orientali è ammessa l'ordinazione di uomini sposati, a condizione che il matrimonio sia stato contratto prima dell'ordinazione. La questione del celibato sacerdotale è oggetto di dibattito nella Chiesa, con argomentazioni a favore e contro la sua abolizione o modifica. Il celibato, secondo la tradizione, consente ai sacerdoti una maggiore dedizione al ministero e una più stretta unione con Cristo».
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