Razzismo e intimidazione a Macerata: mattoni contro l'ong che accoglie i migranti

Giampaolo Petrucci 28/02/2018, 11:30

Non c'è pace per Macerata, che nel corso degli anni si è distinta come fiore all'occhiello della provincia italiana per sviluppo comunitario e qualità della vita, ma inesorabilmente segnata dai recenti e drammatici fatti di cronaca nera. Dopo il brutale assassinio di Pamela Mastropietro e la tentata strage razzista ad opera di Luca Traini, di nuovo i riflettori tornano ad illuminare il capoluogo, e ancora una volta si parla di razzismo, violenza e intimidazione.

Alle 3 del pomeriggio di ieri la sede del Gruppo Umana Solidarietà “Guido Puletti” (Gus), Ong che si occupa di cooperazione internazionale ma anche di accoglienza e progetti di integrazione dei migranti nell'ambito del sistema Sprar, è stata attaccata da un gruppo di persone che hanno lanciato sassi e mattoni contro la vetrina dell'ingresso. «Un'azione violenta contro chi si occupa di accoglienza e integrazione ed è da mesi sotto il mirino di chi soffia sul fuoco per ottenere un facile tornaconto elettorale, qualche decimale di share e dei click sui social network», si legge in un comunicato diffuso ieri sera dal gruppo. «Da mesi il Gus è oggetto di polemiche e di attacchi strumentali, in particolare dopo i fatti di cronaca accaduti a Macerata. Vogliamo ripeterlo con forza e fermezza: il Gus è un’associazione che crede nella pace e nel dialogo, e non si fermerà di fronte ad un gesto violento e vigliacco. Continuiamo in ciò che è giusto, senza “indugi”».