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Il papa

Il papa "risponde" a Viganò: "contro chi arma scandali e distrugge, solo silenzio"

CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. «Con le persone che non hanno buona volontà, con le persone che cercano soltanto lo scandalo, che cercano soltanto la divisione, che cercano soltanto la distruzione, anche nelle famiglie: silenzio. E preghiera». Così papa Francesco si è espresso stamattina  commentando il vangelo durante la messa celebrata a Santa Marta. Nelle sue parole è giocoforza leggere il giudizio del pontefice sulla “testimonianza” di mons. Carlo Maria Viganò del 22 agosto contro il papa stesso, accusato di sapere degli abusi del card. McCarrick e di aver atteso 5 anni per punirlo, e dunque di averlo coperto.

Già quanto detto ieri all’angelus è stato interpretato come riferito all’ex nunzio negli Stati Uniti ("La risposta di Papa Francesco alle accuse di Viganò: ‘Ipocrita’", titolava sul sito di Tiscali il vaticanista Carlo Di Cicco), ma oggi non sembrano esserci dubbi.

Il commento evangelico stamattina riguardava quei versetti di Luca (Lc 4, 16-30) in cui Gesù, tornato a Nazareth, viene accolto con sospetto. La Parola del Signore in questa narrazione, ha detto Francesco, permette di «riflettere sul modo di agire nella vita quotidiana, quando ci sono dei malintesi» e di comprendere «come il padre della menzogna, l’accusatore, il diavolo, agisce per distruggere l’unità di una famiglia, di un popolo». Giunto nella sinagoga, ha seguitato il pontefice, Gesù è accolto da grande curiosità, perché tutti volevano sapere e vedere con i propri occhi le grandi opere compiute in altre terre «Non erano persone», ha commentato papa Bergoglio, «erano una muta di cani selvaggi che lo cacciarono fuori dalla città. Non ragionavano, gridavano. Gesù taceva. Lo portarono sul ciglio del monte per buttarlo giù. Questo passo del Vangelo finisce così: ‘Ma Egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino’. La dignità di Gesù: con il suo silenzio vince quella muta selvaggia e se ne va. Perché non era arrivata ancora l’ora. Lo stesso accadrà Venerdì Santo: la gente che Domenica delle Palme aveva fatto festa per Gesù e gli aveva detto ‘Benedetto Tu, Figlio di Davide’, diceva ‘crucifige’: avevano cambiato. Il diavolo aveva seminato la menzogna nel cuore, e Gesù faceva silenzio».

Ovviamente Francesco non ha mai nominato Viganò, sul cui “tradimento” ha promesso, parlando con i giornalisti sull’aereo che lo riportava a Roma dall’Irlanda, che avrebbe mantenuto un lungo silenzio. Leggete e «giudicate voi» aveva detto agli astanti, ma a quanto pare qualche sassolino della manciata che Viganò gli ha tirato addosso sta cominciando a toglierselo.

*Foto di Aleteia Image Department  tratta da Wikipedia immagine originale e licenza

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