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L’Italia aderisca al Trattato Onu contro le armi nucleari: consegnate migliaia di firme alla Farnesina

L’Italia aderisca al Trattato Onu contro le armi nucleari: consegnate migliaia di firme alla Farnesina

ROMA-ADISTA. Sono state consegnate il 26 settembre – giornata  Onu per il disarmo nucleare –, al ministero degli Affari esteri, le migliaia di firme per invitare il governo italiano a firmare e ratificare Trattato per la proibizione delle armi   nucleari (Tpan) raccolte in tutto il Paese dalla sezione italiana di Women’s international league for peace and freedom (Wilpf), Donne in nero, Disarmisti esigenti, Pax Christi, missionari comboniani e Ippnw (Medici contro il nucleare).

L’iniziativa ha preso il via dalla “Carovana delle donne per il disarmo nucleare”, promossa da Wilpf Italia per rilanciare con forza il messaggio di pace della Campagna internazionale per abolire le armi nucleari (International campaign to abolish nuclear weapons – Ican, premio Nobel  per la pace 2017), nata con due obiettivi: sollecitare appunto l’Italia a firmare e ratificare il Tpan  adottato dall’Onu il 7 luglio 2017 con l’approvazione di 122 Stati; far percepire a un’opinione pubblica sempre più vasta che una guerra nucleare può essere scatenata addirittura per caso, per incidente o per errore di calcolo,  facendo comprendere che la deterrenza nucleare e la minaccia della distruzione reciproca sono contrarie al bene dell’umanità, all’etica di ogni civile convivenza e ai princìpi della nostra Costituzione, oltre a rappresentare una  minaccia incombente sulla vita dei popoli e dell’ecosistema terrestre.

A distanza di un anno dalla sua adozione, il Tpan è stato firmato da 60 Stati e ratificato da 14. Perché entri in vigore è necessario che sia ratificato da almeno 50 Paesi.

L’Italia si distingue per la sua assenza: non ha partecipato ai  negoziati in sede Onu che hanno portato all’adozione del Trattato, né ha compiuto passi in direzione di  firma e ratifica, allineandosi di fatto agli Stati “nuclearisti”

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