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«Riace fa paura!». L’Assemblea permanente antirazzista e antifascista di Vicofaro sostiene Mimmo Lucano

«Riace fa paura!». L’Assemblea permanente antirazzista e antifascista di Vicofaro sostiene Mimmo Lucano

PISTOIA-ADISTA. Si moltiplicano in tutta Italia, le attestazione di solidarietà e di sostegno a Mimmo Lucano, il sindaco di Riace (sospeso) posto agli arresti domiciliari perché avrebbe favorito l’immigrazione irregolare, tanto più dopo che il vicepremier-ministro degli Interni Matteo Salvini ha disposto il trasferimento in altre località di tutti i migranti che da anni vivono e lavorano, perfettamente integrari, nel piccolo centro della Locride.

Ora a manifestare la vicinanza a Lucano è l’Assemblea permanente antirazzista e antifascista di Vicofaro (Pistoia), già impegnata nel proprio territorio nel sostenere le attività di accoglienza di don Massimo Biancalani, il parroco che ospita i migranti direttamente in chiesa, dopo che le autorità cittadine hanno chiuso i locali del centro per presunte irregolarità e carenze di tipo strutturale (v. Adista notizie nn. 30 e 32/18)

«È di poche ore fa la notizia della decisione, da parte del Viminale, di chiudere lo Sprar di Riace e di traferire (meglio dire deportare!) altrove tutti i migranti, con le loro famiglie, che da anni vivono nel piccolo borgo calabro», si legge nel comunicato dell’ Assemblea permanente antirazzista e antifascista di Vicofaro. «Tutto questo – prosegue – accade mentre è ancora aperta l’inchiesta giudiziaria che coinvolge il primo cittadino di Riace, Domenico Lucano: nonostante i capi d’imputazione più gravi siano caduti e le indagini preliminari abbiano escluso, da parte di Lucano, malafede ed indebito arricchimento, Salvini ha deciso di annientare un modello di accoglienza, integrazione e solidarietà che tutto il mondo ci invidia. E persegue il suo disegno mentre più voci si levano a sostegno della candidatura del borgo di Riace al Nobel per la Pace (di recente Flavio Lotti, coordinatore della Marcia della pace PerugiAssisi). E se a Lucano, ancora agli arresti domiciliari, non possono imputarsi né malafede né indebito arricchimento, non altrettanto può dirsi del ministro Salvini e del suo partito, la Lega, la cui condanna definitiva per appropriamento illecito di denaro pubblico è un dato di fatto. Infatti la decisione del trasferimento dei migranti di Riace cos’è se non l’attestazione dell’arroganza e della malafede di questo ministro nei confronti di un’esperienza la cui sola esistenza sbugiarda in pieno le affermazioni sui pericoli connessi “all’invasione” di migranti? Cos’è questo atto barbaro ed ingiustificato se non la paura di non poter più agitare lo spettro del “diverso”, dell’uomo di colore, per distogliere l’attenzione dai problemi reali e dalle promesse elettorali cui questo governo non riesce a rispondere?».

«Riace fa paura perché è la dimostrazione concreta che il problema sicurezza, su cui da decenni la lega ha imbastito la propria fortuna elettorale, e molti la propria carriera politica, semplicemente non esiste», conclude il comunicato dell’Assemblea permanente antirazzista e antifascista di Vicofaro. «È aberrante vedere come questa vicenda, cui fanno da contrappunto la discriminazione razziale ai danni dei bambini stranieri delle scuole di Lodi (esclusi dalle mense e dal trasporto scolastico), gli episodi di aggressione a sfondo razziale, anche qui a Vicofaro, di cui la cronaca è piena, si svolga nel silenzio e nella connivenza degli alleati di governo, complici e asserviti a questo nuovo fascismo che disconosce Costituzione, Leggi, Trattati internazionali ma soprattutto l’Umanità. Ci troviamo di fronte a dei gravissimi campanelli d’allarme che non possiamo e non vogliamo ignorare: per questo l’Assemblea Permanente antifascista e antirazzista - Vicofaro invita tutti, cittadini, associazioni, sindacati, studenti, partiti, a vigilare, a mobilitarsi, a reagire in nome dei valori fondanti della Resistenza al fascismo e al razzismo il cui monito non può essere oggi disatteso».

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