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Sul Global compact l'Italia per ora come Pilato. Il disaccordo delle suore scalabriniane

Sul Global compact l'Italia per ora come Pilato. Il disaccordo delle suore scalabriniane

L'Assemblea generale dell'Onu ha approvato ieri la risoluzione che recepisce il Global Compact for Migration (anche qui), il Patto globale per una sicura ordinata e regolare migrazione. L'accordo era stato adottato il 12 dicembre dalla Conferenza Intergovernativa di Marrakech in Marocco con il "sì" di 164 Paesi. In sede Onu sono stati 152 i voti a favore, 5 contrari e12 astensioni. Si sono espressi contro l’accordo Stati Uniti, Israele, Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia. Gli astenuti sono: Algeria, Australia, Austria, Bulgaria, Cile, Lettonia, Libia, Liechtenstein, Romania, Singapore, Svizzera e Italia. Il nostro governo ha voluto portare la questione alla Camera, dove è stata approvata con 277 voti favorevoli e 224 contrari (tre gli astenuti) un documento  della maggioranza che «impegna il governo a rinviare la decisione in merito all'adesione dell'Italia in seguito ad un'ampia valutazione con riferimento alla sua effettiva portata».

Implicita la contestazione della scelta governativa manifestata dalle suore Scalabriniane (Suore missionarie di San Carlo Borromeo), congregazione che sin dalla sua fondazione si occupa della cura dei migranti. 

«Il Global compact sull’immigrazione testimonia che l’intero pianeta sente la necessità di trattare in maniera unitaria la questione dei migranti. Testimonia che si tratta di un tema da considerare senza i confini politici del mappamondo, ma con i reali confini fisici. Il planisfero va visto non dalla parte dei colori nazionali, ma con gli occhi di chi viaggia costretto a farlo per cercare migliori condizioni di vita». È quanto dichiara in una nota suor Neusa de Fatima Mariano, superiora generale delle Scalabriniane. «È la storia dell’essere umano a dire che la migrazione porta effetti positivi nelle comunità che accolgono», aggiunge. «La migrazione porta dialogo, scambio ed è alla base del vero animo cristiano. È opportuno che Paesi come l’Italia, dalla profonda storia migratoria, siano coscienti di questo e partecipino attivamente sostenendo il Global Compact. Ciò ha ancor più un maggior valore, alla luce della appena trascorsa Giornata internazionale dei migranti, dove il Pontefice ha detto come Gesù conosca bene il dolore non essere accolto e di come ‘il nostro cuore non sia chiuso come lo furono le case di Betlemme».

*Elaborazione di Ahmedo Semsurî tratta da Wikipedia immagine originale e licenza

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