
Olanda: finisce il culto evangelico no-stop pro rifugiati
È durato oltre 3 mesi, 95 giorni per la precisione, il culto no-stop nella chiesa Bethel nella città de L’Aja, nei Paesi Bassi. Ma ora, finalmente, dopo che il governo olandese ha accettato la richiesta di asilo della famiglia Tamrazyan, la funzione religiosa è potuta terminare. Era inizata quando la famiglia Tamrazyan, padre, madre e tre figli grandi, che stanno frequentando le scuole, di origine armena, che era stata colpita da provvedimento di espulsione nonostante da oltre 8 anni vivesse in territorio olandese. Su indicazione della comunità locale, la famiglia si era allora rifugiata nel tempio evangelico (Adista ne aveva parlato in questo articolo), per sfruttare una vecchia norma che vieta l’ingresso delle forze dell’ordine in un edificio religioso durante una funzione religiosa. Funzione che è stata protratta, ininterrottamente, per 2.280 ore totali, con oltre 650 pastori e predicatori che si sono alternati dal pulpito, provenienti da 20 denominazioni differenti e da varie nazioni (dagli Stati Uniti è giunta una delegazione di pastori mennoniti). I giudici olandesi avevano inizialmente considerato l’Armenia un Paese sicuro in cui rimpatriare la famiglia, nonostante Sasun, il capofamiglia, era stato più volte minacciato di morte per il suo impegno politico e costretto a fuggire con la sua famiglia nei Paesi Bassi.
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