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Immunità a Salvini sul caso Diciotti: per

Immunità a Salvini sul caso Diciotti: per "Nigrizia" «non c'è nulla da celebrare»

"I diritti dei migranti, il bene degli italiani, la faccia tosta di Salvini" è il titolo dell'editoriale di marzo di Nigrizia, mensile dei missionari comboniani, che torna a bomba sul voto espresso dalla Giunta per le immunità al Senato grazie al quale il ministro dell'Interno Matteo Salvini è riuscito a evitare il processo sul “caso Diciotti”.

Il 16 agosto scorso la nave della guardia costiera italiana aveva soccorso 190 migranti nelle acque internazionali a largo di Malta e, di fronte al rifiuto manifestato dall'Isola, il 20 agosto approdava a Catania, dove il comandante riceveva l'ordine, impartito direttamente dal ministro Salvini secondo la procura di Agrigento, di impedire lo sbarco ai 177 profughi rimasti a bordo. I quali hanno potuto toccare terra solo il 26 agosto.

Il vicepremier ha salutato con esultanza il voto della Giunta, sottolineando che la sua decisione rappresentava «un atto politico per il bene degli italiani».

Il giudizio dei comboniani è netto: «No, signor ministro, non condividiamo la sua soddisfazione, tanto meno ci sentiamo parte degli italiani per il bene dei quali dice di aver agito. Lei in quell’occasione, come in altre, ha creato un’emergenza per trarne vantaggio politico».

Secondo l'editoriale di Nigrizia, si tratta di una lesione dei diritti e delle libertà di 177 persone, tra cui minori, e di una chiara violazione della Costituzione italiana la quale, all'articolo 13, «non ammette alcuna privazione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria» e, agli articoli 2 e 10, stabilisce «il dovere di solidarietà e il diritto di asilo».

Nel 2013 Lega e Movimento 5 Stelle avevano presentato una mozione di sfiducia contro Josefa Idem (ministra delle Pari opportunità, dello Sport e delle Politiche giovanili del governo Letta) per un reato amministrativo, aggiunge Nigrizia. Idem si era dimessa prima del voto in Senato. Oggi, per un reato penale, non solo Salvini non si è dimesso, ma ha chiesto e ottenuto che larga parte dell'arco parlamentare (Movimento 5 Stelle compreso!) facesse quadrato, salvandolo dal processo. «Avete usato due pesi e due misure», condannano i comboniani: «Garantisti quando eravate all’opposizione, indulgenti ora nei confronti di voi stessi al potere. No, lo ripetiamo, non c’è nulla da celebrare. Perché i migranti della Diciotti, fuggiti da guerre, persecuzioni, mancanza di lavoro, non hanno ottenuto giustizia. Il bene degli italiani si realizza quando i diritti di tutti, a cominciare da quelli degli ultimi, sono rispettati e onorati. Di questo vorremmo sentirci soddisfatti».

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