Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti: il 10 aprile di nuovo piazza, con 65mila firme contro il decreto Salvini
ROMA-ADISTA. Proprio mentre un’altra nave, la tedesca “Alan Kurdi” della Ong Sea Eye che una settimana fa ha soccorso in mare 64 migranti al largo di Lampedusa, viene respinta dal vicepremier ministro degli Interni Matteo Salvini e Malta sta ancora pensando se farla attraccare o no, tornano in piazza Montecitorio, il prossimo 10 aprile, gli aderenti al “Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti” promosso da p. Alex Zanotelli, mons. Raffaele Nogaro, suor Rita Giaretta, p. Giorgio Ghezzi e don Alessandro Santoro (v. Adista Notizie nn. 27-28, 35 e 39/18 e Adista News del 6, 10, 25 e 30 settembre, 2 e 29 novembre 2018; 8 gennaio, 5 febbraio e 6 marzo 2019).
«Il 10 aprile dalle ore 15 fino alle 19 saremo di nuovo davanti al Parlamento per il Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti, contro le politiche razziste del governo giallo-verde», spiega p. Zanotelli. «Lo facciamo di solito ogni primo mercoledì del mese, ma stavolta sarà il secondo, per dare rilevanza pubblica e politica a chi fa questo digiuno nelle proprie case o nei monasteri. Lo facciamo per richiamare il governo giallo-verde all'obbligo di ritornare a politiche e pratiche più accoglienti. Proprio per questo, alle ore 16, sempre davanti a Montecitorio, presenteremo insieme ai giornalisti di Art.21 un nostro appello contro il Decreto (in) Sicurezza che ha avuto 65mila firme su Change.org. Purtroppo vediamo sempre più gli effetti negativi di questo Decreto».
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