Salvini, il branco e l’eclissi dell’umanità. Un commento di Roberto Fiorini
«La disumanità che sta invadendo le scelte politiche italiane e che sta riscuotendo successi elettorali non riguarda solo il nostro territorio nazionale». Roberto Fiorini, prete operaio in pensione e direttore della rivista pretioperai (PO) ha consegnato alla rubrica “Il commento” della Gazzetta di Mantova (https://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova) una sua riflessione a margine del caso Sea Watch e della vicenda della capitana Carola Rakete, accolta al porto di Lampedusa e sui social network da un coro di improperi violenti, volgari, xenofobi e sessisti.
La disumanità, dice Fiorini, «è un metodo preciso che sta funzionando in varie parti del mondo», basti pensare agli Usa di Donald Trump. Un metodo che divide l’umanità in «categorie binarie» contrapposte e concorrenti. Il prete operaio denuncia gli «episodi di intolleranza barbara che succedono anche da noi, sui quali si polarizzano i media e si fomenta il tifo, fino alla ferocia», come nel caso della Sea Watch 3.
O come nel caso di quel giovane che, il 3 giugno a Cremona, durante il comizio di Salvini, aveva sollevato uno striscione con una frase del Vangelo, «Ama il tuo prossimo». Quanto è bastato «perché il branco lo aggredisse mandandolo al pronto soccorso». Forse, conclude Fiorini, «inconsciamente il branco ha interpretato il messaggio del capitano che coincide con l’espulsione dell’altro e l’azzeramento di ogni compassione. Il che significa la negazione totale del Vangelo e l’eclissi dell’umanità».
* Fotografia di Niccolò Caranti, tratta da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza. L'immagine è stata tagliata
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