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"Vita Pastorale": ricostruire il sogno europeo, nonostante sovranismi e sfiducia

“L’Europa e il sogno di pace e giustizia” è il titolo della nota politica di Francesco Occhetta (gesuita, del collegio degli scrittori di Civiltà Cattolica), sul numero di agosto-settembre di Vita Pastorale, uno dei periodici editi dal Gruppo Editoriale San Paolo e diretto da Antonio Sciortino.

Secondo il gesuita, di fronte alle nuove sfide imposte dalla storia, un cristiano può scegliere di «rinchiudersi e credere ai linguaggi vecchi, come quelli di molti leader sovranisti europei che utilizzano l’identità religiosa per escludere chi rimane fuori», oppure di «sognare nella notte, di immaginare il giorno che verrà e prepararlo con nuove parole». l’Europa, spiega Occhetta, è stato il sogno di De Gasperi e altri dopo il dramma di due guerre mondiali. Oggi, aggiunge l’autore, «Senza l’Europa non può esserci l’Italia. Certo il cuore rimane Roma, i polmoni sono i territori, ma la nostra mente è Bruxelles, dove si approvano le leggi e le direttive».

E se l’Italia conta ancora qualcosa nel panorama continentale, si legge tra le righe, di certo non lo dobbiamo a chi sfida l’Unione, urla slogan, e non si presenta ai vertici internazionali. L’elezione di David Sassoli alla presidenza del Parlamento Ue – che prende il posto di un altro italiano, Antonio Tajani – secondo il gesuita «conferma la centralità politica dell’Italia». Agli slogan e alla forza mediatica, il Parlamento Europeo ha puntato su «una biografia credibile, una formazione solida, un erede della tradizione riformatrice del cattolicesimo democratico».

Nel suo discorso di insediamento, Sassoli ha sottolineato la difesa delle origini europee, non in chiave identitaria o etnica, ma invitando a recuperare «lo spirito dei padri fondatori, lo spirito di Ventotene». Lo stesso discorso vale per la Chiesa in Europa, dice Occhetta, la quale ha un ruolo chiave nell’edificazione del sogno europeo, con la formazione e il confronto, educando i fedeli a non sentirsi solo italiani, ma prima ancora europei, e prima ancora esseri umani.

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