Nessun articolo nel carrello

Conclusa la LVI Sessione del Sae

Conclusa la LVI Sessione del Sae

La LVI sessione ecumenica del Sae si è conclusa sabato 27 luglio ad Assisi. L'evento, che  l’associazione interconfessionale per l’ecumenismo e il dialogo organizza da oltre cinquant’anni, ha valorizzato il contesto francescano, sia nella tematica – il rapporto con la povertà e i beni della terra - sia nella scelta dei luoghi che hanno ospitato le liturgie: al santuario di Rivotorto si sono svolti i Vespri ortodossi, nella basilica di Santa Maria degli Angeli una delle preghiere ecumeniche.

L’ultima liturgia è stata la preghiera ecumenica di accoglienza dello Shabbat, condotta da Sandro Ventura. Nella'assemblea plenaria i partecipanti hanno discusso e votato la proposta  di aderire alla lettera scritta a Mattarella e a Conte dalle clarisse e carmelitane scalze a favore dei migranti e rifugiati che cercano protezione in Italia.

Nelle sue conclusioni, il presidente del Sae Piero Stefani, ha ripreso il tema della povertà, che è stato affrontato durante la settimana in diverse declinazioni, focalizzandosi sulla cifra che accomuna tutta l’umanità. Siamo tutti mendicanti, come diceva Lutero al limitare della sua vita, e questa povertà radicale che ci accomuna ci chiede di non tirarci indietro verso il prossimo che ci interpella per un aiuto nella difficoltà. Quello che possediamo non è nostro, perché la terra è di Dio, e ciò che ci viene chiesto di offrire non è che una restituzione. Oggi però la maggior parte dell’umanità vive in povertà estrema e solo una parte minima gode delle ricchezze naturali che spesso “rapina” alle regioni del sud del mondo – Africa e Amazzonia in primis – deprivandole dei beni che farebbero la ricchezza di quelle aree. Di fronte anche al problema dell’inquinamento, dei cambiamenti climatici e dello sfruttamento indiscriminato dei beni primari – acqua, aria, suolo – la soluzione ai problemi pare ardua da trovare. Si può agire a livello personale e comunitario attraverso il cambiamento degli stili di vita e la riduzione dei consumi ma resta l’interrogativo di come intervenire sul macro, ha detto Stefani.

 

 

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.