Nessun articolo nel carrello

Luciana Lamorgese: per

Luciana Lamorgese: per "Avvenire" un «potente significato politico»

La parabola esistenziale del primo governo guidato da Giuseppe Conte è stata segnata inequivocabilmente dal protagonismo dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini e dalla sua ossessione contro migranti e organizzazioni umanitarie. Larga parte dell’associazionismo laico e del mondo cattolico sembra oggi tirare un sospiro di sollievo, non solo e non tanto per il nuovo governo – che, si sa, avrà vita difficile – quanto piuttosto per la dipartita dello sgradito inquilino del Viminale, ritenuto pericoloso per la tenuta democratica e per la tradizione d'accoglienza e solidarietà del nostro Paese.

Anche il quotidiano dei vescovi Avvenire saluta oggi il cambio al vertice al Viminale, sottolineando che la nomina di Luciana Lamorgese – classe ‘53, avvocata, fino al 2018 prefetto a Milano, dove ha contrastato alcune ordinanze anti-migranti di comuni leghisti – «assume un potente significato politico».

Nel suo editoriale, il direttore Marco Tarquinio ricorda che «uno dei governi più "di destra" sulla scena europea muta decisamente orientamento e diventa un’alleanza di segno progressista e green. Tutto un altro "verde"».

Insomma, Tarquinio riconosce ed enuclea le tante novità introdotte nel nuovo governo (e anche le tante difficoltà che incontrerà nel suo percorso) ma, sottolinea ancora con forza, ciò che oggi colpisce di più – e, dice, «francamente, piace e convince» – resta la nomina di Lamorgese: è al Viminale «che si deve garantire libertà, legalità e sicurezza per ogni cittadino e ogni persona che sta sulla terra e sul mare d’Italia. Lo guiderà da stamattina una “servitrice dello Stato” di lungo corso, una signora prefetto che non ha simboli di partito da esibire al bavero o comizi quotidiani da tenere, e che le divise è abituata a lasciarle agli uomini e alle donne che ha coordinato con stile ed efficacia per tutta la sua vita professionale e di cui ora sarà alta responsabile politica».

Tarquinio saluta con entusiasmo la «de-partitizzazione del Viminale», dopo un anno in cui quel ministero è stato sfruttato dal leader leghista per seminare odio e fare propaganda. Parla di «una sorta di disintossicazione, che può far davvero bene a un Paese eccitato da una continua campagna elettoral-propagandistica e che, invece, ha bisogno di più pacatezza, di più verità, di più giustizia, di rigore eguale per tutti (ministri compresi) e di serenità».

Il Conte Bis dovrà confrontarsi con sfide grandi (economia, lavoro, Europa, ambiente, educazione, sanità, ecc.): tra queste, il giornale dei vescovi evidenzia due urgenze: da un lato «l’assegno unico per il figlio che il Forum delle famiglie sollecita» da tempo e che tutti «a parole» dicono di voler fare; dall’altro, «il disarmo di parole e gesti sul fronte delle migrazioni e dell’impegno umanitario». Così conclude Tarquinio: «Deve finire il feroce can can a cui abbiamo dovuto assistere, che i più deboli hanno subìto e che ha avvelenato pensieri e occhi di troppi italiani: calci (e porte e porti chiusi) ai poveri, e infamanti schiamazzi in faccia a chi si occupa di loro, italiani e stranieri. Sì, deve finire tutto questo. Finisca la guerra contro la solidarietà. Da oggi conta immensamente ciò che si farà, ma anche ciò che non si farà più».


* Foto di Presidenza del Consiglio dei Ministri, tratta da Wikipedia, immagine originale e licenza. L'immagine è stata ritagliata.

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.