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Zero chiacchiere, obiettivi ambiziosi, azioni incisive. Il WWF chiede un patto per salvare il pianeta

Zero chiacchiere, obiettivi ambiziosi, azioni incisive. Il WWF chiede un patto per salvare il pianeta

Al vertice sul clima, convocato lunedì scorso a New York dalle Nazioni Unite, al di là delle tante parole vuote, per l’ennesima volta in un contesto internazionale si è data prova di inconcludenza e scarso interesse ad affrontare una crisi globale dai connotati catastrofici e irreversibili. Il riscaldamento del pianeta interessa le potenze globali in modo differente: da Usa e Cina nessun impegno, da alcuni Paesi Ue la manifestazione di un’intenzione ad andare un po’ avanti rispetto l’Accordo di Parigi del 2015 (dal quale Trump si è sfilato nel giugno 2017).

In chiusura del summit newyorkese, il WWF ha organizzato un evento – alla presenza di 10 capi di Stato e di governo di 4 continenti – per chiedere alla comunità internazionale di firmare nel 2020 una “Dichiarazione di emergenza delle Nazioni Unite per la Natura e le Persone”, affinché «i leader politici, economici e della società civile agiscano insieme per raggiungere risultati ambiziosi per il clima, la natura e persone». Il WWF, in particolare, chiede ai governi impegni concreti e azioni incisive per la realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile previsti nell’Agenda 2030 in armonia con gli impegni presi nell’Accordo di Parigi.

Presente all’evento anche il ministro dell’Ambiente italiano, Sergio Costa, che ha portato un videomessaggio del presidente del Consiglio Giuseppe Conte: «La lotta al cambiamento climatico e la promozione della sostenibilità ambientale», ha dichiarato Conte, aderendo alla proposta della Dichiarazione Onu, «rappresentano le sfide cruciali della nostra era. Il futuro del pianeta e il benessere delle future generazioni sono nelle nostre mani. Impegniamoci a promuovere, tutti insieme, un nuovo patto politico che metta al centro la natura e le soluzioni che essa stessa ci offre per l’attuale emergenza globale».

Le parole di Conte, afferma Donatella Bianchi (presidente del WWF Italia) in un comunicato di ieri, dimostrano che anche il governo italiano nella sua collegialità ha preso coscienza che l'emergenza globale per la crisi climatica e la perdita gli biodiversità deve essere affrontata» con un’azione incisiva, collettiva e coordinata, «perché siamo difronte ad un passaggio irripetibile della storia umana. I leader mondiali hanno l’occasione con il Patto per la Natura e le persone di affrontare, insieme, la più grande sfida che della nostra epoca e per sostenere un accordo che abbia la forza di assicurare il futuro dell’umanità».

Il 2020 deve essere l’anno dei «risultati ambiziosi», sollecita il WWF: «Il nostro pianeta è in “fiamme” e la minaccia di danni irreversibili non è mai stata così vicina. Ora abbiamo un'opportunità unica per intraprendere azioni decisive e urgenti per ripristinare la natura, fermare il disastroso degrado climatico e promuovere il benessere umano».


* Foto di greens_climate, tratta da Flickr, immagine originale e licenza. L'immagine è stata ritagliata.

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