Giornata del Dialogo Cristiano Islamico: un appello per la pace in Siria
I venti di guerra che spirano dal Medio Oriente preoccupano e indignano la società civile italiana, laica e di ispirazione religiosa. Tra le numerose prese di posizione per la pace e il rispetto dei diritti del popolo curdo sotto attacco, si registra anche quella della redazione de ildialogo.org, periodico online di Monteforte Irpino, diretto da Giovanni Sarubbi, che si occupa di cultura, politica, dialogo interreligioso e pace.
Il 21 ottobre, a pochi giorni dalla celebrazione della XVIII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico – il 27 ottobre, sul tema “Non c’è futuro senza fratellanza e solidarietà” – il Comitato promotore (di cui ildialogo.org è storico animatore) ha diffuso un appello per chiedere alle istituzioni competenti di raggiungere una trattativa e il cessate il fuoco permanenti.
Questo l’appello per la pace in Siria settentrionale: «Noi, singoli e associazioni, impegnati da anni nella difficile ma sempre affascinante iniziativa di dialogo fra le religioni, convinti della inutilità di qualsiasi guerra e della follia intrinseca in qualsiasi azione militare; convinti che non ci sia alcuna questione che non possa essere risolta con la trattativa ed il riconoscimento della comune umanità; di fronte al perpetuarsi della guerra nel vicino oriente a seguito dell’azione bellica turca nella Siria del nord; chiediamo a tutte le parti in causa, alla comunità internazionale e alle sue istituzioni: l'immediata fine di tutte le operazioni militari ed il cessate il fuoco permanente; l'apertura immediata di una trattativa sotto l'egida delle Nazioni Unite, che coinvolga tutti i soggetti interessati dell'area medio orientale senza preclusione per alcuno; l'immediato blocco di tutte le forniture di armamenti a tutte le parti in causa; l'avvio immediato di aiuti umanitari alle popolazioni coinvolte da oramai 8 anni in immani distruzioni e stermini».
Il Comitato promotore nazionale della Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico chiede con decisione che «cessino tutte le uccisioni» e «cessino tutte le distruzioni» affinché «salviamo la nostra umanità».
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