
«Contro l’odio e l’indifferenza». La Toscana antirazzista e antifascista si mobilita per don Biancalani e per la parrocchia di Vicofaro che accoglie i migranti
VICOFARO (PT)-ADISTA. Ormai da diversi anni, l’esperienza di accoglienza di don Massimo Biancalani, che ospita nei locali della parrocchia di Vicofaro (Pt) e nella stessa chiesa decine di giovani migranti africani, è sotto attacco da parte dell’amministrazione comunale di Pistoia (guidata da Fratelli d’Italia) e dei fascisti di Forza Nuova e Casapound (v. Adista Notizie nn. 13, 21, 30 e 41/17; 13, 16, 25, 30, 32 e 38/18; 6/19; Adista Documenti n. 22/19). Per questo, l’Assemblea permanente antirazzista antifascista di Vicofaro ha convocato, per il prossimo 11 gennaio alle 16, davanti alla parrocchia di Vicofaro (Via Santa Maria Maggiore 71), un sit-in regionale «contro l’odio e l’indifferenza», a sostegno del parroco e dei migranti ospitati.
«La diffusione di manifestazioni di razzismo e di intolleranza in tutto il Paese, e in particolare nella nostra città, e l’assuefazione al silenzio e all’indifferenza di fronte all’odio razziale e alla discriminazione del “diverso” per lingua, etnia, genere e religione, crea in tutti noi una viva preoccupazione», spiegano dall’Assemblea antirazzista e antifascista.
«La città di Pistoia – prosegue la nota che convoca il sit-in – ha costruito sui valori della Resistenza e della Costituzione, sul rispetto e il dialogo, una “voce comune” che afferma il diritto e la libertà di tutti quale fondamento per una società accogliente e rispettosa delle diversità.
Ci sentiamo offesi, perciò, dai continui e violenti attacchi dei movimenti fascisti e razzisti, che si spingono fino a chiedere la rimozione da parroco di don Massimo Biancalani e l’allontanamento dei giovani africani accolti nelle strutture delle chiese di Vicofaro e di Ramini, con la collaborazione generosa di tanti volontari che in mezzo a enormi difficoltà fanno ogni sforzo per dare a queste persone un tetto, un pasto, un letto, insieme a una speranza di vita e di futuro.
Da più parti si tenta di porre fine a questa esperienza di umanità aperta e solidale e di avvelenare i giovani diffondendo, con l’odio e la paura, ideologie contrarie al rispetto della dignità umana, all’armonia e alla fraternità tra i popoli ed è gravissimo che questa volontà disumana si sviluppi con la connivenza dell’amministrazione comunale e nel silenzio di chi dovrebbe opporsi!
È importante difendere l’esperienza di Vicofaro perché rappresenta un esempio di resistenza rispetto alle politiche neoliberiste che hanno prodotto impoverimento delle popolazioni a livello globale, guerre, sfruttamento dell’uomo e della natura, privatizzazioni, attacco ai diritti sociali e del lavoro, aprendo ampi spazi a chi ha costruito il proprio consenso con politiche xenofobe e razziste che indicano i migranti come capro espiatorio della crisi capitalistica.
Non può esserci per noi Natale né altra festività senza condividere e sostenere con fermezza la volontà di resistere a fianco di chi è colpito dalla crisi economica, a cominciare dai meno garantiti, siano essi italiani o stranieri.
Esortiamo tutti i cittadini a mandare un messaggio chiaro e inequivocabile perché la nostra città continui a scegliere i valori della solidarietà, dell’attenzione e del rispetto per l’altro per riaffermare il fondamentale valore dell'accoglienza e dell'incontro come aspetti costitutivi di un'umanità evoluta che “abbatte i muri” per “costruire ponti tra noi e gli altri".
Siamo dalla parte di tutti coloro che difendono l’universalità dei diritti sociali e civili.
Siamo solidali con coloro che sono messi in fuga da guerre, oppressione, miseria e catastrofi naturali.
Siamo per l’abolizione dei Decreti Sicurezza, che producono solo repressione, marginalità e precarietà.
Siamo con don Massimo Biancalani e con i rifugiati e le rifugiate di Vicofaro e di Ramini, affinché questi Centri di accoglienza possano continuare a offrire un appoggio vitale e una speranza di futuro e a costituire un presidio concreto contro l’emarginazione e la disumanizzazione.
Vicofaro non è un problema per Pistoia, è invece un importante servizio per tutta la città, un laboratorio vivo per la costruzione della società futura basata sull’incontro e sul dialogo tra diversi».
Per aderire al sit-in, si può inviare una email a: assembleaantirazzista.vicofaro@gmail.com
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