Nessun articolo nel carrello

Se l'umanità è come un virus. Sfide e opportunità ai tempi del Covid-19

Se l'umanità è come un virus. Sfide e opportunità ai tempi del Covid-19

Tratto da: Adista Documenti n° 16 del 25/04/2020

DOC-3058. ROMA-ADISTA. Siamo realmente, noi esseri umani, simili a un virus? A porsi l'interrogativo, tra molti altri, è il filosofo belga Laurent de Sutter, il quale, in un articolo dal titolo "La logistica delle pandemie" (pubblicato su Ihu on-line il 27 marzo), si richiama all'illuminante discorso pronunciato dall'agente Smith, il "cattivo" della saga di Matrix, durante il brutale interrogatorio a cui sottopone Morpheus, un capitano di Zion, l'ultimo baluardo della resistenza contro il regno delle macchine. «Ho capito – dice l'agente Smith rivolgendosi al prigioniero – che non siete veramente mammiferi. Ogni mammifero, in questo pianeta, sviluppa in forma istintiva un equilibrio naturale con il suo ambiente, ma non voi umani. Voi vi insediate in un luogo e vi moltiplicate e vi moltiplicate, fino ad esaurire tutte le risorse naturali. L'unico modo che avete di sopravvivere è spostarvi in un altro luogo. C'è un altro tipo di organismo in questo pianeta che adotta lo stesso comportamento. Sai qual è? Il virus. Gli esseri umani sono una malattia, sono un cancro di questo pianeta. Siete una peste. E noi siamo il rimedio».

Che l'umanità sia altrettanto nociva di un virus – e forse anche di più – nei confronti del pianeta e di tutte le specie che lo abitano non sembrano esserci molti dubbi, considerando la sterminata quantità di esempi che si potrebbero citare. E in più, a differenza del virus, dimostra anche una grande capacità di fare del male a se stessa, a partire dalle sue figlie e dai suoi figli più fragili e indifesi.

Ma, nel momento in cui siamo noi a trovarci sotto attacco, saremo capaci di trarre una lezione da questa inedita crisi che stiamo attraversando? Saremo in grado, una volta vinta la "guerra contro il nemico invisibile", di porre fine a tutte le guerre fratricide «per unirci tutti nell'unica lotta» contro «il riscaldamento del pianeta e le disuguaglianze socio-economiche»? Così auspicano i promotori dell'iniziativa "25 aprile 2020 #iorestolibero", a cui hanno aderito oltre 1.400 personalità, tra giornalisti, sindacalisti, politici, scrittori, economisti, religiosi, cantanti, registi e scrittori, che hanno invitato tutte le cittadine e i cittadini a festeggiare insieme il 25 aprile in una piazza virtuale «ma ugualmente gremita e animata», collegandosi al sito www.25aprile2020.it e partecipando, con una libera donazione non inferiore a due euro, a una raccolta fondi a sostegno delle associazioni del terzo settore che si occupano di assistere le persone senza fissa dimora e di gestire le mense dei poveri.

«Quest’anno, nel settantacinquesimo anniversario della Liberazione, abbiamo bisogno più che mai di celebrare la nostra libertà», si legge nell'appello. «In un momento in cui siamo costretti all’isolamento per combattere un nemico invisibile, in cui la distanza sociale ci rende un po’ più soli, possiamo e dobbiamo stringerci e sostenerci. Vogliamo riconoscerci gli uni negli altri, tornare a guardare al futuro con speranza e coraggio, e soprattutto ricordarci che una volta passata questa tempesta saremo chiamati a ricostruire un mondo più giusto, più equo, più sostenibile».

Una sfida che passa anche per un profondo rilancio dell'Unione Europea come «comunità politica definita dalla condivisione di valori politici basilari: l’uguaglianza, la dignità della persona, la pace, la solidarietà, i diritti di libertà e i diritti sociali attribuiti a tutti i cittadini europei», come evidenziano i 100 intellettuali, filosofi, economisti, giuristi, storici, politologi europeisti di diversi Paesi dell’Ue (Belgio, Francia, Germania, Italia, Spagna, Portogallo) firmatari dell'"Appello per la solidarietà europea" diffuso in Italia dalla Fondazione Basso (l'appello può essere sottoscritto sul sito www.fondazionebasso.it/appeal-for-european-solidarity/#ita).

Davanti al rischio che oggi, «di fronte alla più grave emergenza della sua storia», questo «miracolo di civiltà giuridica» precipiti «nella tragedia degli egoismi economici e dei conflitti politici», i firmatari, consapevoli «che la cecità nazionalistica può avere effetti più devastanti di una pandemia», chiedono che l’Europa prenda in mano «la gestione della crisi, la quale richiede una risposta omogenea e unitaria, e perciò comunitaria, onde evitare che misure inadeguate, frammentarie e intempestive mettano a repentaglio il futuro di milioni di persone e le stesse prospettive dell’Unione».

E concludono: «L’Unione Europea, superando il penoso conflitto tra opposti sovranisti, deve agire immediatamente a sostegno dei Paesi in cui più violento è stato l’impatto del virus e meno sostenibili sono le conseguenze sociali del blocco delle attività produttive. Il futuro dell’Unione è legato alla tempestività e all’efficacia di questa azione a beneficio della vita dei suoi cittadini. Il benessere e la pace di domani dipendono dalle decisioni di oggi».

Qui, l'intervento della sociologa delle religioni Rita Grassi (Ihu on-line, 1/4); 

qui, una riflessione proposta sul sito di informazione alternativa Pijama Surf (pijamasurf.com, 5/4);

qui, il contributi di Marco Bersani (www.attac-italia.org, 1/4)

e qui, quello di Gianni Tamino (Comune-info, 30/3).  

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.