Nessun articolo nel carrello

Un volume su Livatino. Il martire ragazzino

Un volume su Livatino. Il martire ragazzino

Tratto da: Adista Segni Nuovi n° 28 del 18/07/2020

Del magistrato Rosario Livatino (Canicattì, 3 ottobre 1952 – Agrigento, 21 settembre 1990) la memoria collettiva ricorda – anche grazie al titolo di un bel film di Alessandro di Robilant – l’ingiuria coniata dall’allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga: “giudice ragazzino”. Che si tratti di una figura complessa, intensa, travagliata lo evidenzia molto efficacemente don Pio Sirna nel suo Rosario Livatino. Identità, martirio e magistero appena pubblicato (Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2020, pp. 136, 16 €, in vendita anche presso Adista, scrivendo ad abbonamenti@ adista.it o telefonando al numero 06/6868692). Non si tratta di uno dei tanti volumetti, non privi di merito, che sintetizzano brevemente le linee essenziali di un personaggio e delle sue vicende, ma di uno studio monografico analitico e approfondito che ne scandaglia – documenti alla mano – i risvolti più vari.

Una possibile chiave di lettura del libro (si tratta di un’indagine teologica, più precisamente di teologia ‘spirituale’) è che esso intenda dimostrare come in questa esistenza si sia incarnato, pur con serie crisi di coscienza e gravi sofferenze interiori, il modello di laico delineato dal Concilio Vaticano II. Livatino, infatti, da una parte coltiva – attraversando momenti di dubbio e di vera e propria oscurità – la dimensione della fede, consapevole che la vocazione alla santità non è un’esclusiva degli uomini e delle donne che si consacrano in modo speciale a Dio, ma riguarda tutti i battezzati e tutte le battezzate; anzi, l’intera umanità che vive anche al di fuori dei confini ecclesiali: «La sua vicenda, del tutto fuori dalla “asfissia delle tipologie di antiche nostalgie monastico-clericali”, prende a tema l’autentica santità di un battezzato che, vissuto nel mondo, si e? lasciato guidare nel cammino verso il fine ultimo, non deflettendo neanche quando si è sentito chiamare da Dio a dare la vita. Proprio per questo è testimone significativo e imitabile».

Ma, dall’altra parte e con non minore convinzione, il giovane magistrato coltiva la dimensione della lealtà civica che impone universalmente – e in modo del tutto particolare ai funzionari dello Stato – il rigoroso rispetto della Costituzione e di tutte le leggi non in dissonanza da essa. Nella sua ottica non regge alcuna dicotomia: «L’irrinunciabile primato di Dio nella coscienza dell’uomo non è in contrasto con il potere/giurisdizione della legittima autorità civile di organizzare la vita della polis bisognosa di ordine, legalità e giustizia.

Nella dialettica Città di Dio-città dell’uomo, Gerusalemme-Atene, il cristiano obbedisce perciò allo Stato fino a quando questi non si mette contro Dio e la sua divina legge».

Appartenenza confessionale e laicità nella propria professione, dunque, lungi dall’escludersi reciprocamente, si esigono e si supportano a vicenda. Il cristiano – ad esempio il giudice cristiano – che nell’esercizio delle proprie funzioni si facesse condizionare da simpatie e antipatie ideologiche (comportandosi come membro di una lobby religiosa) tradirebbe, prima ancora della deontologia, la fedeltà evangelica.

Il “martirio” – in senso teologico ma anche di “testimonianza” civile – di Livatino è avvenuto nel contesto della criminalità mafiosa siciliana. Sarebbe tuttavia riduttivo non coglierne, nella concreta irripetibilità storica, il significato molto più ampio, direi universale: da Socrate a Gandhi, le civiltà susseguitesi sul pianeta sono punteggiate da personaggi che in maniera tanto eloquente quanto silenziosa richiamano a tutte e a tutti noi che la durata dell’esistenza è un valore, ma non il più decisivo. 

Filosofo e saggista, Augusto Cavadi dirige a Palermo la “Casa dell’equità e della bellezza”www.augustocavadi.com

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.