Unioni civili: la dottrina non cambia. Il commento del vescovo sudafricano Slattery
Niente di nuovo sotto il sole. Il recente dibattito sulle unioni civili, esploso intorno al docu-film “Francesco”, non sposterebbe di una virgola la dottrina cattolica in materia di famiglia. Ne è più che convinto – e non è il solo – il vescovo emerito William Slattery, portavoce della Conferenza episcopale cattolica sudafricana (SACBC), secondo il quale quanto detto da papa Francesco, che «sembra invocare l'approvazione delle leggi sulle unioni civili per le coppie dello stesso sesso non rappresenta un discostamento dalla tradizionale posizione cattolica riguardo al matrimonio cristiano» (Cisa, 27/10). Citando Amoris Laetitia, il vescovo ha ribadito: «Non c’è assolutamente alcuno motivo per ritenere le unioni omosessuali in alcun modo simili, nemmeno lontanamente, al piano di Dio per il matrimonio e la famiglia». Ancora in Amoris Laetitia, sempre secondo l’emerito, il papa avrebbe anche condannato la pressioni esercitata dalla società civile e dagli organismi internazionali sui governi dei Paesi poveri per la formulazione di leggi per l’equiparazione del matrimonio omosessuale a quello eterosessuale.
Le unioni civili cui si riferisce il papa, prosegue insomma il prelato, «non sono affatto matrimoni» ma semplici accordi per regolare civilmente un rapporto. «Il papa e la Chiesa – ha concluso – ribadiscono che ogni persona, indipendentemente dall'orientamento sessuale, dovrebbe essere rispettata nella sua dignità e trattata con considerazione mentre ogni segno di ingiusta discriminazione deve essere accuratamente evitato».
* Immagine di thierry ehrmann, tratta dal sito Flickr, licenza e immagine originale. La foto è stata ritagliata.
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