
Il presidente del Movimento Nonviolento scrive a Mattarella affinché interceda per la liberazione di Leonard Peltier
Egregio Presidente Sergio Mattarella,
nel Suo discorso di insediamento per il secondo mandato, davanti alle Camere riunite, Lei ha voluto richiamare con forza la parola "dignità", facendone un concetto chiave del programma del settennato.
Mi permetto quindi di appellarmi proprio al valore della "dignità" per chiedere un Suo autorevole intervento a favore di una persona, detenuta ingiustamente negli Stati Uniti: Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano da 46 anni in carcere innocente, difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della Madre Terra, attualmente malato di covid e bisognoso di cure adeguate impossibili in carcere. So bene del doveroso rispetto tra Stati dell'autonomia giudiziaria e della consuetudine di non ingerenza negli affari interni. Tuttavia, qui si tratta appunto del rispetto della dignità umana, concetto universale, che travalica ogni confine. Non un intervento di giustizia, ma la grazia presidenziale per la dignità umana.
Le chiedo perciò, signor Presidente, di intercedere presso il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, affinché voglia concedere la grazia a Leonard Peltier, come l'opinione pubblica mondiale chiede da tempo: un gesto che darà dignità a chi lo compie e a chi lo riceve.
Voglia ricevere, signor Presidente, i miei più rispettosi saluti.
Mao Valpiana
presidente del Movimento Nonviolento
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