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Guerra in Ucraina: la condanna e le proposte dei pacifisti italiani

Guerra in Ucraina: la condanna e le proposte dei pacifisti italiani

Stop alle ostilità, sostegno umanitario e protezione dei civili, e poi disarmo e demilitarizzazione della zona: sono questi i primi passi da percorrere su «una strada di vera Pace e riconciliazione» in Ucraina secondo le organizzazioni pacifiste afferenti alla Rete Italiana Pace e Disarmo, che condannano fermamente l’aggressione militare avviata dalla Federazione Russa questa notte.

Una nota di questa mattina invita tutti i pacifisti italiani vicini alla Rete a «partecipare alle iniziative di mobilitazione già convocate in tutta Italia e invita in particolare alla mobilitazione prevista a Roma in Piazza SS. Apostoli alle 11 di sabato 26 febbraio».

«Ancora una volta si sceglie la follia della guerra, i cui impatti più devastanti ricadranno sui civili e le popolazioni inermi», denuncia la Rete nel comunicato, «per colpa di sete di potere, di rivendicazioni nazionaliste, di interessi particolari soprattutto legati al profitto armato».

All’Italia, all’Europa e alle istituzioni internazionali, la Rete chiede di impegnarsi per un cessate il fuoco immediato, «con principi di neutralità attiva ed evitando qualsiasi pensiero di avventure militari insensate». Alla Russia chiede il ritiro delle forze militari dispiegate nel territorio ucraino «e la revoca immediata del riconoscimento dell'indipendenza delle Repubbliche del Donbass», regione alla quale, si legge più avanti, l’Ucraina deve riconoscere piena autonomia, in «rispetto della popolazione russofona». La gestione della crisi, poi, dovrebbe essere affidata, secondo la Rete, alle Nazioni Unite, «con gli strumenti della diplomazia, del dialogo, della cooperazione, del diritto internazionale».

Quello della Rete Italiana Pace e Disarmo è un appello a dar voce alla diplomazia e ai processi democratici, abbandonando definitivamente l’opzione militare. «In particolare nel conflitto in Ucraina si evidenzia il grave pericolo di utilizzo delle armi nucleari, con conseguenze che sarebbero devastanti per tutto il mondo».

Leggi l’appello della Rete con le richieste rivolte all’Europa, agli Stati Uniti, alla Russia e alla Nato, che saranno rilanciate in occasione della manifestazione di sabato a Roma (piazza SS. Apostoli, ore 11).

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