Nessun articolo nel carrello

Sbarchi in aumento, attenzione in calo. Il caso di Lampedusa

Sbarchi in aumento, attenzione in calo. Il caso di Lampedusa

In tempo di guerra (e, prima, di pandemia) l’attenzione dei media, della politica e dell’opinione pubblica sembra spingere nel dimenticatoio questioni che, in ben altre circostanze storiche, avrebbero popolato tg, talk show e dibattito politico, polarizzando gli animi e spostando consensi. Tra le altre, quella delle migrazioni forzate e, in particolare, degli sbarchi nel Sud Italia.

E così, a spostare i riflettori sul tema ci pensa, ancora una volta, il Redattore Sociale, con un approfondimento di ieri della giornalista esperta di migrazioni, Eleonora Camilli. Gli sbarchi di migranti – per lo più provenienti da Bangladesh, Egitto e Tunisia – sono in continuo aumento e l’accoglienza sull’isola di Lampedusa è al collasso, spiega in sintesi la giornalista. «Stando ai dati del Viminale», si legge nell’articolo, «sono 20.928 le persone sbarcate in Italia dall’inizio dell’anno a oggi, erano 15.065 nello stesso periodo dello scorso anno».

«In tutto sull’isola sono arrivate oltre mille persone da inizio giugno e l’hotspot è di nuovo sovraffollato: si sfiorano le mille presenze su una capienza massima di 250 persone», spiega Camilli. La situazione emergenziale vissuta dall’isola di Lampedusa è raccontata, nell’articolo, da Marta Barbino (operatrice di Mediterranean Hope, programma per rifugiati promosso dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia-Fcei): «Il centro hotspot è in sofferenza – afferma Barbino –, nei giorni scorsi non si riuscivano neanche a soddisfare i bisogni primari». E non ci sono più nemmeno le navi quarantena – dove fino al 31 maggio scorso i migranti erano costretti a trascorrere un periodo di isolamento obbligatorio – che avrebbero potuto smistare i migranti in altri centri d’accoglienza del Paese.

Il caso dell’hotspot di Lampedusa approda in Parlamento, grazie a un’interrogazione alla ministra Lamorgese del deputato dem Erasmo Palazzotto. «Una condizione di sovraffollamento inaccettabile e disumana», spiega Palazzotto. «Dallo scorso mese di marzo, la struttura è gestita da Badia Grande di Trapani, un colosso dell’accoglienza fondato nel 2007 da don Sergio Librizzi, ex numero uno della Caritas di Trapani, in carcere dopo una condanna definitiva a 6 anni per induzione alla corruzione. Ho presentato un'interrogazione al Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese perché si ripristino, con urgenza, condizioni dignitose e, se confermato quanto denunciato, si proceda con una revoca dell’affidamento della gestione del centro. Ma davvero dopo 20 anni di esperienza di sbarchi, siamo ancora a questo punto? Nemmeno abiti puliti garantiti a persone sopravvissute ad una traversata in mare. È vergognoso».

Leggi l’articolo sul sito del Redattore Sociale


* Foto di Irish Defence Forces, tratta da Flickr, immagine originale e licenza

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.