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Masai minacciati dall'espansione del turismo d'élite: una petizione

Masai minacciati dall'espansione del turismo d'élite: una petizione

«Come cittadini di tutto il mondo, le chiediamo di opporsi a qualsiasi tentativo di sfollamento dei Masai dalla loro terra ancestrale o di dislocare la popolazione per lasciare spazio ai cacciatori stranieri. Contiamo su di Lei per difendere coraggiosamente il suo popolo e fermare qualsiasi tentativo di cambiare i loro diritti sulla loro terra contro la loro volontà». È il testo della petizione, che attraverso Avaaz può essere inviata a Samia Suluhu Hassan, del Partito della Rivoluzione, diventata presidente della Tanzania in seguito alla morte del presidente John Magufuli, il 17 marzo 2021.

L’appello a firmare, che al momento ha ampiamente superato 3 milioni di firme raccolte in tutto il mondo, è stato diffuso dagli anziani e dai consiglieri del popolo Masai del nord della Tanzania il 14 febbraio scorso, ed è stato rilanciato dal portale di petizioni in questi giorni, in seguito alla divulgazione online di inquietanti video che testimoniano la fuga dei Masai fatti bersaglio di proiettili, esplosi per indurli da abbandonare le proprie terre. Molti di loro hanno riportato ferite da arma da fuoco e persino lesioni gravi.

«Da un giorno all'altro decine di migliaia di persone della nostra comunità potrebbero essere costrette ad abbandonare le nostre terre ancestrali per fare spazio al turismo d'élite e ai safari di caccia», lanciano l’allarme i Masai, che chiedono la stessa mobilitazione dell’opinione pubblica internazionale del 2014, quando un appello di Avaaz, corredato di 2 milioni di firme, aveva costretto l’allora presidente ad impegnarsi per proteggere le terre dei popoli Masai. Con l’arrivo della nuova presidente, denunciano anziani e capi Masai, «quel vecchio progetto è tornato di moda! La presidente Samia Suluhu Hassan può scegliere di ignorarci, ma sappiamo che dovrà rispondere alle pressioni dei media e dell'opinione pubblica mondiale, di tutti voi! La prossima settimana sono in agenda 2 importanti incontri di alto livello nella regione, abbiamo solo pochi giorni per farle arrivare di nuovo il nostro appello globale. Unisciti a noi adesso e dimostriamole che il mondo sta con i Masai!».

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