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Il Vaticano sulle accuse al card. Ouellet:

Il Vaticano sulle accuse al card. Ouellet: "Nessun luogo a procedere""

CITTA' DEL VATICANO-ADISTA. Nessun “luogo a procedere” per il card. Marc Ouellet, prefetto del Dicastero per i Vescovi, tra i più stretti collaboratori di papa Francesco, il cui nome è comparso tra gli accusati di abusi all'interno di una class action promossa in Québec da 101 vittime del clero (v. Adista Online, 17/8). A chiamarlo in causa, per fatti che risalgono al 2008-2010, quando Ouellet era ancora arcivescovo del Québec, una ragazza all'epoca ventitreenne, operatrice pastorale impegnata in uno stage. Con una nota emessa il 19 agosto, il Vaticano, con una nota del direttore della Sala Stampa Matteo Bruni, afferma: “In merito alle affermazioni dei giorni scorsi riportate dalla stampa e riguardanti l'Em.mo cardinale Marc Ouellet, P.S.S., il direttore della Sala Stampa Matteo Bruni dichiara che 'terminata l'indagine preliminare affidata dal papa a p. Jacques Servais, S.I., la cui conclusione è stata che non ci sono elementi per dare inizio a un processo nei confronti del cardinale Ouellet per aggressione sessuale, avendo consultato nuovamente il p. Servais e avendo ricevuto conferma che non ci sono presupposti per aprire un'indagine sull'aggressione sessuale della persona F. da parte del signor Ouellet, né nella sua relazione scritta e inviata al Santo Padre, né nella testimonianza via Zoom che successivamente raccolto alla presenza di un membro del comitato diocesano ad hoc, questa persona ha avanzato un'accusa che avrebbe fornito materiale per tale indagine. A seguito di ulteriori pertinenti consultazioni, papa Francesco dichiara che non sussistono elementi sufficienti ad aprire un'indagine canonica per aggressione sessuale da parte del cardinale Ouellet nei confronti della persona F.'”.

Nel pomeriggio, è poi intervenuto lo stesso cardinale. “Avendo preso conoscenza delle false accuse mosse contro di me dalla denunciante (F.)", ha dichiarato, "nego con fermezza di avere compiuto gesti inappropriati sulla sua persona e considero diffamatorie l'interpretazione e la diffusione di queste accuse in quanto aggressioni sessuali. Se una inchiesta civile dovesse essere aperta, intendo parteciparvi attivamente affinché la verità sia stabilita e la mia innocenza sia riconosciuta”.

 

*Foto Mazur/catholicnews.org.uk da Flikr, immagine originale e licenza

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