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Bugie e pericoli: l'Arci boccia il provvedimento del ministro Piantedosi sui flussi migratori

Bugie e pericoli: l'Arci boccia il provvedimento del ministro Piantedosi sui flussi migratori

Bocciatura totale da parte delle associazioni e delle ong del Decreto Legge messo a punto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per la gestione dei flussi migratori in Italia, perché ostacolerebbe le operazioni di salvataggio in mare dei migranti.

«Come Arci esprimiamo un parere nettamente negativo sul DL per la gestione dei flussi migratori messo a punto dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e chiediamo al Parlamento di non convertirlo in legge». Perentorio il giudizio di Filippo Miraglia, responsabile Immigrazione dell’Arci. Secondo Miraglia «l’unico obiettivo concreto oltre alla criminalizzazione del salvataggio in mare, e quindi delle Ong che lo fanno al posto degli Stati, è quello di allontanare navi Ong dal Mediterraneo centrale per limitarne l’operatività». La misura è dunque inaccettabile, sottolinea il referente Arci, perché avrà come effetto la morte in mare di migliaia di persone (14mila quelle salvate nel 2022).

Ancora una volta il governo sembra avallare l’ipotesi, smentita dai dati, di un presunto collegamento tra la presenza delle ong nel Mediterraneo e le partenze. «È noto che i fattori che determinano le partenze sono in prevalenza le condizioni del mare e la volontà dei trafficanti, non certo la presenza di Ong. Chi mette in mare le persone che intendono attraversare il Mediterraneo non ha certo a cuore il loro benessere».

E ancora una volta si presume che, per i migranti, sia più opportuno evitare i viaggi della speranza: «Sappiamo però che se le persone rimangono in Libia, perché non riescono a partire, o perché vengono catturate dalla guardia costiera che le riporta nei lager libici, rischiano di morire e spesso muoiono. Non è davvero comprensibile la ragione per la quale se muoiono in Libia, dentro i centri da noi finanziati, è meglio». Dalla Libia i migranti faranno tutto il possibile per partire, mettendo anche a rischio la loro stessa vita, con o senza navi delle Ong.

Filippo Miraglia aggiunge altri due elementi alla riflessione sul provvedimento di Piantedosi: Primo, «il sistema d’accoglienza è in difficoltà» a causa proprio del Viminale, perché «si continuano a non programmare gli interventi, nonostante la legge obblighi il governo a farlo. Senza programmazione il sistema sarà sempre in emergenza». Secondo, prosegue Miraglia, «in tutti questi anni il dibattito pubblico è stato sempre distorto da quella che possiamo chiamare una falsa evidenza, cioè una bugia pubblica che non necessita di dimostrazione e che anzi viene usata a dispetto dei dati reali: l’Italia è stata negli ultimi 10 anni e continua a essere uno dei Paesi che si fa carico di un numero di richiedenti asilo inferiore alla media europea e non siamo neanche lontanamente tra i Paesi che fanno di più in relazione all’accoglienza».

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