Il voto alle donne al Sinodo entusiasma il presidente dei vescovi tedeschi
«È un passo storico», «la responsabilità nella Chiesa va condivisa». Non poteva essere che questa la reazione soddisfatta di mons. Georg Bätzing, presidente della Conferenza episcopale tedesca, rispetto all’ammissione al prossimo Sinodo sulla sinodalità, di donne con diritto voto, religios e laiche
Bätzing è uno dei grandi fautori del Cammino sinodale tedesco (del quale è copresidente) che avanza tra l altre richieste un maggiore riconoscimento al ruolo delle donne nella Chiesa e una riduzione del potere clericale. Un Cammino che non gode della simpatia dell’establishment vaticano, come dimostrato dalla nota della Santa Sede del luglio scorso in merito al “Consiglio sinodale”, un organismo sovradiocesano con potere decisionale istituito all’interno del Cammino sinodale, ma destinato a restare operativo in modo permanente, con il rischio, secondo i cardinali di Curia, di oscurare la giurisdizione dei singoli vescovi diocesani.
Altri, insieme a Bätzing, hanno applaudito all’iniziativa sul voto delle donne all’Assemblea sinodale. La presidente del Comitato centrale dei cattolici tedeschi (Zdk), Irme Stetter-Karp, ha definito «gratificante» che Francesco «voglia nominare 40 donne con diritto di voto al Sinodo». «È un inizio, spero che ce ne saranno altri!», è il suo auspicio.
Anche il numero due della Zdk, Thomas Söding, ha parlato di «un primo passo, che arriva tardi, ma importante». «La consulenza e il processo decisionale vanno di pari passo. Non sono un monopolio episcopale, ma un compito comune del popolo della Chiesa», ha insistito, sostenendo che «la legge ecclesiastica dovrebbe fare lo stesso».
*Mons. Georg Bätzing mentre officia una messa Foto di Cristiano Pulfrich, concessa in licenza a Creative Commons. Immagine originale e licenza .
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