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"Da padroni a ospiti della Terra": a ottobre il convegno della Rete Radié Resch

In programma per il 20-22 ottobre presso la Cittadella di Assisi il convegno nazionale sul tema: “Nelle crepe scoprire vita. Da padroni a ospiti della Terra. Comunità trasformative e politiche di ecologia integrale”​, promosso dalla Rete Radié Resch di solidarietà internazionale, associazione fondata nel 1964 dal giornalista Ettore Masina e da sua moglie Clotilde Buraggi, su ispirazione del prete operaio francese Paul Gauthier.

«Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale. Le direttrici per la soluzione richiedono un approccio integrato per combattere la povertà, per restituire dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura». Così Papa Francesco nell’Enciclica Laudato si’ mette in evidenza lo stretto rapporto tra sfruttamento del pianeta, povertà crescente e ingiustizia sociale. Su questi temi si svolgerà ad Assisi dal 20 al 22 ottobre prossimo un convegno promosso dalla Rete Radié Resch, associazione di solidarietà internazionale presente anche nella nostra provincia. 

Il titolo del convegno, “Nelle crepe scoprire vita”, è ispirato dal libro di Amitav Ghosh, La maledizione della noce moscata, la storia di un popolo massacrato per una pianta (la noce moscata) presente nelle isole Banda (Asia sudorientale) che assurge a parabola della furia devastatrice del colonialismo e delle sue conseguenze evidenti ai giorni nostri. Al centro delle riflessioni del convegno ci sarà la Terra, che, inaridita dai drammi del presente globalizzato, sta esaurendo risorse e significato, ma nelle cui crepe sopravvivono semi di testarda resilienza. Semi da scoprire per una necessaria inversione di rotta. Il sottotitolo del convegno è infatti “Comunità trasformative e politiche di ecologia integrale”.

Si affronteranno soprattutto due aspetti di distorsione nel rapporto con la Terra:

1) la Terra colonizzata con oppressione/estromissione delle popolazioni native; la Terra sfruttata dal capitale, ridotta a mera fonte di risorse da utilizzare e di conseguenza sconvolta dalla crisi climatica che provoca migrazioni;

2) la Terra considerata come proprietà unica di stati/nazione, chiusa entro confini escludenti, da difendere con armi letali che devastano territori e popoli. Saranno presenti al convegno testimoni di popoli che cercano di resistere allo sfruttamento delle loro terre (Cile, Palestina, Niger, Repubblica Centrafricana, Brasile, Argentina) e realtà italiane che stanno sperimentando percorsi trasformativi per opporsi al modello dominante. Ci saranno anche esperienze di varie “Comunità Laudato Si’”.

Il programma e gli altri documenti del Convegno disponibili sul sito reterr.it

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