Nessun articolo nel carrello

“Credere, lavorare, sperare per la pace e la giustizia”: documento delle Chiese evangeliche sul Medio Oriente

“Credere, lavorare, sperare per la pace e la giustizia”: documento delle Chiese evangeliche sul Medio Oriente

«Chiediamo al governo italiano e alle istituzioni democratiche europee e internazionali di adoperarsi attivamente per una risoluzione del conflitto, che inauguri una stagione di pace, giustizia e prosperità per tutte le donne e gli uomini della regione» del Merio Oriente. Così il documento approvato sabato scorso, 11 maggio, dalla VI Sessione della XX Assemblea della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), riunita a Roma, di cui segue qui il testo integrale:

 

«In un tempo in cui si affermano sempre più regimi autoritari e nazionalisti e la guerra torna a essere considerata, anche da parte delle democrazie, un mezzo accettabile di risoluzione delle controversie internazionali, la nostra coscienza di evangelici è interrogata.

Oggi non è facile confrontarsi su tali questioni, neanche nelle nostre chiese evangeliche, dove sembra che il linguaggio della radicalizzazione voglia prendere il sopravvento sulla grammatica del dialogo.

La necessità è di schierarsi con i “minimi” (Matteo 25,40), costruendo allo stesso tempo percorsi di pace, riconciliazione e di tutela dei diritti umani.

Nel particolare, la storia del conflitto tra israeliani e palestinesi è così lunga e complessa da rendere impossibile distinguere tra una parte che ha tutte le ragioni e una che ha tutti i torti.

Il criminale attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre ha colpito civili israeliani, rivelando la portata delle minacce del radicalismo islamista nei confronti dello Stato d’Israele, mirando alla sua cancellazione. La scelta di sequestrare un numero consistente di ostaggi ha innescato la reazione israeliana, tuttora in corso. Condanniamo sia l’attacco terroristico, sia la reazione con la quale si colpiscono intenzionalmente la popolazione e le infrastrutture civili di Gaza, provocando un numero elevato di morti, feriti e rifugiati; ciò fa pensare che l’eliminazione dei palestinesi sia un reale obiettivo del governo israeliano.

Chiediamo la cessazione degli attacchi militari contro obiettivi civili a Gaza e la fine dell’assedio che limita accesso ad acqua, elettricità, cibo, medicine e carburante per la popolazione palestinese, e il rilascio di tutti gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas.

Anche in questa situazione drammatica, scegliamo la strada del dialogo e della riflessione, nella speranza che possano prevalere le ragioni della pace e della giustizia, anche quando essa sembra irrealizzabile. È proprio la nostra fede in Cristo che ci chiama a sperare contro speranza.

Pertanto, chiediamo al governo italiano e alle istituzioni democratiche europee e internazionali di adoperarsi attivamente per una risoluzione del conflitto, che inauguri una stagione di pace, giustizia e prosperità per tutte le donne e gli uomini della regione.

Esortiamo le chiese della Federazione a pregare incessantemente, a sperare nella prospettiva della pace, rifiutando la logica oscura della radicalizzazione e degli schieramenti contrapposti, ad agire come costruttrici di pace, continuando a sostenere progetti umanitari, sociali e sanitari nell’area e ad accogliere i rifugiati attraverso l’attivazione di corridoi umanitari.

Rinnoviamo il nostro impegno all’interno delle organizzazioni ecumeniche nazionali e internazionali, promuovendo iniziative di dialogo e una cultura libera dall’antisemitismo e dall’islamofobia».

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

Sostieni la libertà di stampa, sostieni Adista!

In questo mondo segnato da crisi, guerre e ingiustizie, c’è sempre più bisogno di un’informazione libera, affidabile e indipendente. Soprattutto nel panorama mediatico italiano, per lo più compiacente con i poteri civili ed ecclesiastici, tanto che il nostro Paese è scivolato quest’anno al 46° posto (ultimo in Europa Occidentale) della classifica di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa.