WWF: sul nucleare, il governo asseconda Confindustria e prende in giro gli italiani
Le “preoccupazioni” sui ritardi dell’energia nucleare, espresse dal presidente degli industriali Emanuele Orsini durante l’Assemblea di Confindustria, hanno trovato terreno fertile nel governo, tanto che il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin si è subito sperticato per tranquillizzare Orsini sul progetto governativo del nucleare “sostenibile” in Italia: «Condividiamo la preoccupazione di Orsini sui tempi per avviare il nucleare in Italia – ha detto il ministro – ma il ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica si è già mosso per tempo. Abbiamo istituito la Piattaforma per il nucleare sostenibile e con il professor Giovanni Guzzetta stiamo preparando il quadro giuridico per ritornare ad usare questa tecnologia. Entro la fine dell'anno contiamo di avviare l'iter legislativo per le nuove regole» (La Stampa, 18/9).
Parole che hanno fatto drizzare i capelli in testa agli ambientalisti italiani. «Ben felice di dare il contentino al presidente di Confindustria», dichiara il WWF in una nota del 18 settembre, il ministro dimentica «la volontà dei cittadini italiani che si sono pronunciati contro l’energia nucleare in due referendum, nel 1987 e nel 2011».
Il WWF afferma che il ritorno al nucleare prospettato dal governo rappresenta «l’ennesima presa in giro degli italiani che serve soltanto a ritardare le scelte necessarie sulla decarbonizzazione e sullo sviluppo delle fonti rinnovabili già oggi più sicure, più efficaci e più economiche dell’energia nucleare». Ma il ministro preferisce assecondare le pulsioni degli industriali, «rilanciare idee vecchie di decenni», piuttosto che confrontarsi con il mondo scientifico e con la società civile impegnata sui temi dell’energia e della sostenibilità vera. Secondo Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia, «il ministro Pichetto Fratin deve accelerare la transizione oggi, e invece perde tempo con una tecnologia, il nucleare, che, anche volendo dimenticare tutti i suoi problemi (e noi del WWF non possiamo dimenticarli) ci metterebbe comunque almeno 20 anni per vedere la luce. Un vero e proprio spreco di tempo (ancora!) e risorse, anche perché i territori non accetteranno le centrali nucleari, grandi o piccole che siano».
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