A Napoli un incontro sui Cristiani per il socialismo a 50 anni dal convegno nazionale su "Movimento operaio, questione cattolica, questione meridionale"
NAPOLI-ADISTA. Si svolgerà domani 9 novembre alle 17 al Centro Alberto Hurtado di Napoli (viale della Resistenza, 27), promosso dalla Comunità cristiana di base del Cassano e dal Caffè letterario di Scampia, un incontro a partire dalla lettura di due recenti saggi sul movimento dei Cristiani per il socialismo (Cps): Cristiani per il socialismo 1973-1984. Un movimento fra fede e politica di Luca Kocci (Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2023) e Oltre Marx. Domenico Jervolino e il movimento Cristiani per il socialismo (1973-1984) di Giuseppe Improta (la Valle del Tempo, Napoli 2024). Parteciperanno i due autori, che dialogheranno con Lorenzo Tommaselli (docente di greco e latino, animatore biblico).
Il volume di Kocci ricostruisce per la prima volta la storia dei Cps in Italia, dove il movimento, nato nel 1971 nel Cile di Salvador Allende, si costituisce nel settembre 1973, per iniziativa di cristiani di sinistra provenienti da Acli, Cisl, Comunità cristiane di base, gruppi e riviste della contestazione cattolica, chiese protestanti, che vogliono coniugare fede cristiana e impegno politico. L’intento generale dei Cps è trasformare la società in senso socialista e rinnovare la Chiesa in senso evangelico, l’obiettivo immediato è rompere l’unità politica dei cattolici nella Dc e spostare a sinistra la militanza dei credenti. I Cps coinvolgono decine di migliaia di persone e attraversano i principali eventi politici, sociali ed ecclesiali degli anni 70 – la stagione dei movimenti, i referendum sul divorzio e l’aborto, le elezioni del 1975 e 1976 con la grande crescita del Pci, la parabola della nuova sinistra, l’assassinio di Aldo Moro, l’elezione di Giovanni Paolo II –, fino al lento esaurimento all’inizio degli anni 80. A cinquant’anni dalla fondazione del movimento, conserva ancora grande valore il percorso di credenti che, in un difficile equilibrio, hanno scelto di vivere la fede e la politica in partibus infidelium: cristiani nella sinistra e socialisti nella chiesa.
Improta si propone invece di tracciare un ricordo del movimento Cps e di uno dei suoi ideatori, Domenico Jervolino, filosofo e uomo politico, affinché non si dimentichi e disperda «la memoria degli sforzi fatti in passato da chi si è impegnato, con tutte le proprie forze, per consentire, nelle comunità cristiane, una serena libertà di scelte politiche ed un impegno/militanza nei partiti di sinistra o nei sindacati, senza ingerenze e condizionamenti da parte della gerarchia ecclesiastica».
Spiegano gli organizzatori: «Ricordare quella storia di cinquanta anni fa - nel novembre del 1974 a Napoli si svolse il secondo convegno nazionale dei Cps sul tema "Movimento operaio, questione cattolica, questione meridionale" - non ha solo valore celebrativo, ma ci avvicina alla vita, ai pensieri e ai sogni di donne e di uomini che con coraggio e fatica hanno provato a conciliare la fede con la politica, a sentirne, anzi, l’unità esistenziale, scoprendo tutta la politicità del messaggio evangelico».
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