Teologhe indiane: assumere l’incarnazione di “Crista”
Tratto da: Adista Documenti n° 24 del 21/06/2025
DOC-3394. BANGALORE-ADISTA. Avanzata della destra, politicizzazione dell’identità religiosa, affermazione del nazionalismo, ma anche aumento della violenza contro le donne nella società e nella Chiesa; è anche apatia delle autorità religiose rispetto a questo fenomeno, che si accompagna alla discriminazione di genere e all’indifferenza verso gli abusi che si consumano all’interno della sfera ecclesiale, frutto di una profonda interiorizzazione del patriarcato. È questo il grido lanciato dalle teologhe indiane, nell’ambito del Meeting 2025 del Forum che le riunisce (Indian Women Theologians Forum-IWTF), svoltosi a Bangalore dal 6 all’8 maggio scorso con il tema “Le voci profetiche delle donne”. Un grido che è un grave atto di accusa nei confronti della Chiesa, «che sembra – si legge nel comunicato finale del Forum – aver abbandonato Dio e la comunità in favore di potere, privilegio e denaro». Di qui una sollecitazione urgente a prendere contromisure e ad agire, lavorando con le comunità «per sviluppare il pensiero critico e permettere la resistenza alla manipolazione per scopi di potere politico e/o religioso», ma anche per «sfidare i leader della Chiesa che tacciono, non denunciano violenza e ingiustizia e/o cercano il favore di leader politici di parte» e per «resistere al patriarcato».
Di seguito il comunicato finale dell’IWTF, in una traduzione dall’originale inglese.
*Foto presa da Unsplash, immagine originale e licenza
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