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Le voci profetiche delle donne

Le voci profetiche delle donne

Tratto da: Adista Documenti n° 24 del 21/06/2025

Qui l'introduzione a questo testo. 

Le aderenti al Forum delle Teologhe Indiane (IWTF) si sono riunite presso il NBCLC di Bangalore dal 6 all'8 maggio 2025, per riflettere sul tema "Le Voci Profetiche delle Donne".

Alla luce della missione dell'IWTF di fare teologia a partire dal contesto delle nostre esperienze di vita, l'incontro è iniziato con la condivisione delle domande inquietano ognuna di noi.

Abbiamo espresso profonda preoccupazione per:

• la crescita della politica di destra che ha generato odio, divisione, violenza e paura tra le comunità minoritarie, i Dalit e altri gruppi emarginati;

• l’affermazione di un nazionalismo che promuove il dominio di una parte sul resto della popolazione e minaccia l'esistenza stessa della democrazia;

• la politicizzazione dell'identità religiosa, che diventa tratto dominante e si sposta dalla sfera privata al discorso politico tradizionale;

• l'aumento della violenza contro le donne nella società, nelle famiglie e persino nella Chiesa, derivante dal rafforzamento del patriarcato che genera una cultura di mascolinità tossica;

• l'apatia delle autorità religiose di fronte ai suicidi sconvolgenti di donne, incluse cristiane, religiose e giovani, che hanno messo in luce la crescente alienazione nelle relazioni all'interno della famiglia, della Chiesa e della società;

• l'indifferenza istituzionale nei confronti degli abusi, evidente nelle politiche della Chiesa che non prevedono meccanismi obbligatori per il risarcimento dei reclami, e la mancanza di supporto e accompagnamento per le sopravvissute agli abusi, aggravando l'esperienza di abuso e violenza delle donne; • la discriminazione di genere e l'abuso di potere nella Chiesa per controllare la dottrina e, di conseguenza, i fedeli;

• la discriminazione irrisolta, basata sulla casta, che persiste nella società e persino nella Chiesa; • la globalizzazione economica e lo sviluppo che privano gli adivasi della loro terra, portando al loro sfruttamento e impoverimento;

• l'interiorizzazione delle norme patriarcali nelle pratiche sociali e religiose, che porta allo sfruttamento e alla sottomissione delle donne in famiglia e nella Chiesa, nonché alla loro partecipazione attiva nel promuovere il patriarcato;

• la mancanza di attuazione, all’interno della Chiesa in India, del processo sinodale che richiede un radicamento nei vangeli e un discernimento collettivo;

• una Chiesa che sembra aver abbandonato Dio e la comunità in favore di potere, privilegio e denaro.

Abbiamo discusso questi nodi problematici sotto i titoli “La Politicizzazione della Religione” e “Patriarcato Interiorizzato, sia Personale che Collettivo”, riflettendo sulla vita di Gesù per comprendere meglio le nostre vicissitudini e sviluppare risposte appropriate.

Gesù, per la Sua unità con Dio, poteva dissentire, poteva provocare e sfidare le persone, inclusi i capi religiosi, spingendoli a percorrere la via della Verità. Egli ruppe il silenzio che avvolgeva la violenza sistemica mediata principalmente dai poteri religiosi e politici del suo tempo. Promosse la relazione tra Dio e gli esseri umani e stabilì l'amore per il prossimo come il più grande comandamento. Lavare i piedi ai discepoli fu l'atto più dirompente di Gesù, a dimostrazione della profondità del Suo amore.

Ci sentiamo sfidate a crescere nella consapevolezza femminista, nella nostra comprensione della persona di Gesù, nel nostro impegno teologico a realizzare la visione del Regno mediata da Lui attraverso il suo insegnamento e la sua vita. In questa missione, ci sentiamo guidate a crescere nella coscienza di "Crista", assumendo l'incarnazione di Cristo nelle nostre esperienze quotidiane di donne. Diventare "Crista" ci permetterebbe di riconoscere i nostri corpi come luogo del Divino, anche nelle loro esperienze di mortalità, dolore e abuso.

In un mondo segnato dalla violenza, dalla frode istituzionalizzata, dalla degradazione umana rapace, dalla soppressione politica, dalla schiavitù economica e dal narcisismo dilagante, dobbiamo alzare le nostre voci profetiche per riportarci alla sanità spirituale. Sullo sfondo delle nostre riflessioni riconosciamo quindi che il compito che ci attende include:

• denunciare la destra religiosa all'interno della Chiesa e allo stesso tempo combattere le ideologie fasciste in generale;

• lavorare con le comunità per sviluppare il pensiero critico e permettere la resistenza alla manipolazione per scopi di potere politico e/o religioso;

• sfidare i leader della Chiesa che tacciono, non denunciano violenza e ingiustizia e/o cercano il favore di leader politici di parte;

• resistere al patriarcato dissentendo, provocando e sfidando atteggiamenti, usanze e pratiche patriarcali consolidate;

• ampliare e approfondire la nostra base di rottura creando spazi alternativi affinché le voci delle donne siano ascoltate e si agisca di conseguenza, spazi dove le donne possano trovare speranza, accompagnamento e solidarietà;

• sviluppare incontri di confronto e dialogo inclusivi, innovativi e caratterizzati da un ascolto intenzionale, per riflettere sulle questioni contemporanee;

• sviluppare l'autonomia delle donne per consentire loro di fare scelte informate e saper distinguere tra obbedienza e consenso in situazioni di violenza e abuso;

• instillare una coscienza critica che identifichi e condanni i semi della violenza che risiedono in tutti noi;

• sviluppare una connessione più profonda con il nostro io interiore, con gli altri, con le nostre comunità e con l'universo;

• riflettere sugli insegnamenti delle Scritture che sottolineano l'uguaglianza tra i generi, e leggere la Costituzione dell'India alla luce del Vangelo;

• creare un archivio di materiali per le donne da consultare per crescere nella coscienza critica e approfondire la loro spiritualità, in modo che insieme possiamo trasformare la Chiesa in accordo con la mente e il cuore di Cristo.

Incarnando la morte e risurrezione di Cristo nella nostra vita di donne, la coscienza di “Crista” ci permette di impegnarci nella missione di Gesù Cristo con coraggio profetico. Solo quando esercitiamo la nostra azione spirituale come individui e come collettivo possiamo testimoniare la presenza risorta di Gesù Cristo nel nostro mondo oggi. Attraverso la nostra teologizzazione ci sentiamo affermate nella nostra chiamata ad essere presenza profetica di “Crista”, a sfidare lo sfruttamento, a invertire le gerarchie sottomettenti seguendo la leadership di servizio di Gesù e a costruire relazioni fondate su giustizia, inclusione e compassione. 

*Foto presa da Unsplash, immagine originale e licenza 

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