
L'Olanda deporterà gli immigrati clandestini in Uganda
Il governo dell’Aia ha deciso di deportare in Africa i rifugiati la cui domanda d’asilo è stata respinta o il cui permesso di soggiorno non è stato rinnovato. Ne informa Africa ExPress che indica l’Uganda come destinazione dei deportati. «Forti degli accordi escogitati dall’amministrazione Trump», commenta il sito, i Paesi Bassi ha siglato una lettera di intenti con la nazione africana, che si impegna ad accogliere un certo numero di persone senza permesso di soggiorno e che non possono essere rispedite in tempi brevi nel proprio Paese d’origine. Kampala si assume il compito mandarli definitivamente a casa propria.
L’Uganda ha siglato anche con Washington un’intesa che sarebbe già operativa. «Bisogna chiedersi – osserva Africa ExPress con preoccupazione – cosa succede ai deportati omosessuali non appena metteranno piede in Uganda dove, le draconiane leggi anti LGBTQ (acronimo per persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer), sono considerate le più repressive al mondo».
Questo il link all’articolo che offre una panoramica sui Paesi che hanno firmato patti analoghi e con quali nazioni africane, a partire dall’accordo che il primo ministro britannico, Boris Johnson, aveva stabilito con il presidente ruandese, Paul Kagame, in cambio di 140 milioni di euro, per finanziare accoglienza, integrazione, formazione professionale e istruzione dei deportati. L’intesa fu poi bloccata dalla Corte suprema del Regno Unito.
*Foto ritagliata di Chris Beckett tratta da Flickr, immagine originale e licenza
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