IL MURO DELLA MEMORIA PER DIFENDERE LA LEGALITÀ. A TORINO, IX GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO CONTRO LE MAFIE
Tratto da: Adista Notizie n° 21 del 18/03/2006
33280. TORINO-ADISTA. Nel primo giorno di primavera Torino sarà il centro dell'an-timafia: il 21 marzo nel capoluogo piemontese confluiranno, da tutta Italia, decine di migliaia di persone, giovani e adulti, per l'XI Giornata Nazionale della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Centrato sul tema "Città industriali, città industriose, città giuste", l'evento organizzato da Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie) e da Avviso Pubblico (Rete degli enti locali contro le mafie) è, in un certo senso, una "carovana": perché percorre l'Italia, anno dopo anno, città dopo città, per ricordare e ricordarci la lunga schiera di nomi, il tragico elenco di vite spezzate dalle mafie e dalla criminalità. Ma "karavan" anche perché significa stare assieme, con sensibilità e obiettivi che accomunano, per una memoria che diventa rinnovato impegno di tutti a partecipare attivamente alla costruzione di una società migliore.
Quest'anno è stata scelta Torino, città del lavoro, dell'immigrazione e delle Olimpiadi invernali; città dove fu ucciso il procuratore Bruno Caccia, e da cui provenivano Mauro Rostagno, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e Saveria Antiochia, la madre di Roberto, l'agente di scorta ucciso assieme al commissario Cassarà. "Non c'è legalità senza qualità" è lo slogan scelto per l'edizione di quest'anno: qualità della politica e qualità dell'economia, certo. Ma anche qualità del lavoro, dell'ambiente, della scuola, qualità urbana.
Centrale sarà la presenza dei familiari delle vittime, così come la partecipazione di scolaresche che non verranno a mani vuote. Ogni scuola, infatti, avrà adottato una vittima di mafia, e gli studenti ne scriveranno il nome su di un mattone. I mattoni, arrivati da tutta Italia fino a Torino, saranno messi assieme per innalzare il muro della memoria.
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