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MESSA TRIDENTINA: PER IL VATICANO C’È ANCORA QUALCHE EPISCOPATO CHE REMA CONTRO

Tratto da: Adista Notizie n° 67 del 04/10/2008

34607. FULDA-ADISTA. Se a metà settembre papa Benedetto XVI ha auspicato, durante il suo viaggio in Francia, una sempre maggiore diffusione della messa secondo il rito tridentino, contemporaneamente, in Vaticano, nel corso di un convegno per il primo “anniversario” della promulgazione del Motu Proprio Summorum Pontificum, il segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei mons. Camille Perl ha lanciato esplicite accuse contro alcuni episcopati, responsabili di mettere i bastoni fra le ruote ai fedeli tradizionalisti che chiedono la messa di san Pio V. Tra questi, quello tedesco: "In Germania - ha detto - la Conferenza episcopale ha pubblicato una direttiva molto burocratica che rende di difficile applicazione il Motu Proprio".

Ma i vescovi tedeschi, che effettivamente in passato hanno espresso seri dubbi e perplessità sull’opportunità di reintegrare la messa preconciliare (v. Adista n. 53/07), hanno dimostrato di aver diligentemente “fatto i compiti” mettendo il tema all’ordine del giorno nella loro assemblea d’autunno, svoltasi a Fulda dal 22 al 25 settembre, e facendo il punto della situazione in Germania per quanto riguarda la celebrazione delle messe “secondo il rito straordinario”. “Nell’agosto 2008 - si legge nel comunicato stampa diffuso al termine dell’assemblea - il Segretariato della Conferenza episcopale tedesca ha condotto un sondaggio sulla frequenza e sulla diffusione delle messe celebrate secondo il rito straordinario. Il risultato mostra che le norme e le iniziative del Motu proprio Summorum Pontificum nelle diocesi tedesche sono state recepite e applicate”. Il desiderio di credenti e preti interessati, dunque è stato “esaudito nel modo più ampio possibile”: il numero dei luoghi dove si può trovare una messa tridentina “dal 2006 è triplicato”, spiegano i vescovi, mentre quello dei preti disponibili è raddoppiato. Il Vaticano può stare tranquillo, allora? I vescovi fanno parlare i numeri: le chiese che offrono il rito tridentino sono triplicate, sì, ma passando da 31 a 98 in tutta la Germania, e il numero dei preti è raddoppiato, sì, ma non raggiungendo, comunque, quota 150 in tutto il territorio nazionale.

In cauda venenum: lo stringato comunicato dei vescovi si conclude, infatti, con una pungente considerazione: “Il numero dei partecipanti nei singoli luoghi – scrivono – mostra che nell’insieme solo un numero molto limitato di credenti è sensibile a questa offerta”. (ludovica eugenio)

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