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MASSIMO PAOLICELLI: TROPPI SOLDATI E SPESE PER ARMAMENTI INUTILI

Tratto da: Adista Notizie n° 77 del 08/11/2008

34672. ROMA-ADISTA. Nono posto mondiale per le spese militari e settimo per la spesa pro-capite, con quasi 450 euro a testa annui: è la classifica dell’Italia elaborata dal Sipri (l’Istituto internazionale di ricerche per la pace di Stoccolma). Eppure le nostre Forze armate sono sempre più inefficienti e disorganizzate: colpa di un esercito sovradimensionato e di scelte politico-strategiche discutibili.

Per approfondire la questione, Adista ha intervistato Massimo Paolicelli, presidente dell’Associazione Obiettori Nonviolenti e autore della sezione relativa alle spese militari del rapporto di Sbilanciamoci! (v. notizia precedente).

 

Berlusconi va al governo e le spese militari calano?

Sì, è vero. Ma diminuiscono perché Tremonti taglia indiscriminatamente ogni capitolo della spesa pubblica, non perché il governo abbia cambiato idea o strategia sullo strumento militare.

 

In che senso?

Nel senso che per le Forze Armate si continua a spendere tanto e soprattutto male. Il nostro è un esercito troppo grande – quasi 190mila soldati – ma complessivamente inefficiente: gli ufficiali e i sottoufficiali continuano ad essere più numerosi della truppa, i mezzi e i sistemi d’arma sono malmessi perché la manutenzione viene progressivamente ridotta. Però si investono centinaia di milioni di euro per progetti di riarmo faraonici, come la portaerei Cavour che ci è costata 1.390 milioni di euro, le navi da guerra Fremm (Fregata europea multisessione), il cacciabombardiere Joint Strike Fighter (progettato e realizzato da un consorzio formato da Italia, Usa, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Canada, Danimarca, Norvegia, Australia e Turchia) con un costo globale di 20 miliardi di euro e il caccia europeo Eurofighter, per 18 miliardi di spesa entro il 2015, anche se sembra che l’Italia rinunci all’ultima parte di questo programma.

 

Le proposte di “Sbilanciamoci!” prevedono un forte ridimensionamento numerico delle Forze Armate...

Sì, perché un esercito di 190mila soldati è assolutamente inutile per i compiti che svolge. Inoltre, proprio perché così numeroso, per renderlo realmente efficiente, bisognerebbe spendere molto di più di quello che si spende ora. A nostro avviso 120mila unità sarebbero più che sufficienti. Ma per fare questo bisognerebbe aprire un dibattito serio nel Paese sullo strumento militare.

 

Quale dibattito?

Bisognerebbe prima capire quale politica estera il nostro Paese intende perseguire – senza dimenticarsi che c’è una Costituzione che dice che l’Italia “ripudia” la guerra –, e poi, come conseguenza, ristrutturare completamente le Forze armate, riducendo nettamente il numero dei soldati e ridimensionando alcuni progetti per nuovi sistemi d’arma..

 

E il Servizio civile?

Il Servizio civile è agonizzante e ormai prossimo alla morte. Per l’anno 2009 dovrebbero essere stanziati solo 171 milioni di euro, quasi la metà di quelli spesi lo scorso anno. Questo significa che nel nuovo anno potrebbe anche non partire nessuno, perché i soldi basterebbero a pagare solo i volontari che prenderanno servizio entro la fine dell’anno. Sarebbe cioè la fine del servizio civile. (l. k.)

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