SEGNALAZIONI EDITORIALI
Tratto da: Adista Segni Nuovi n° 87 del 06/12/2008
Nigrizia, la rivista dei Comboniani nata come occasione di sensibilizzazione missionaria soprattutto verso l’Africa, dimostra dov’è la nuova frontiera: è l’interdipendenza, l’intreccio tra “qui” e “la”, tra “noi” e “loro”, tra casa nostra e il resto del mondo. Così sul numero di novembre ci sono notizie e servizi sul Sudafrica, il Kivu, l’Etiopia, l’Uganda… ma anche una bella cronaca illustrata di quella missione itinerante in Italia che è stata la Carovana della pace 2008 che tra settembre e ottobre ha toccato trenta città, da Agrigento a Vicenza, da Lecce al Vajont. C’è un articolo di Alex Zanotelli che racconta di Riace, un paese di Calabria che è rinato accogliendo, anche per iniziativa di un sindaco coraggioso, una coppia di sposi dall’Afghanistan, bambini dall’Eritrea e dall’Etiopia, ragazze dall’America latina. Due terzi degli allievi della scuola locale vengono da altri continenti, ben accolti e integrati. A Castelvolturno invece, dove lavorano e muoiono tanti africani e domina la camorra, “non sono integrati nemmeno gli italiani” e alcuni “politici” vorrebbero chiudere persino il centro per gli immigrati messo in piedi dalla diocesi di Capua.
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“Perché aspettare per avere quello che vuoi? Prendi subito, paghi dopo”. Sembra la formula della felicità; e forse invece è la causa principale della crisi finanziaria mondiale. Zygmunt Bauman individua nell’eccessivo indebitamento individuale, familiare, aziendale e statale la causa scatenante della gravissima crisi. In particolare l’uso generalizzato e spregiudicato delle carte di credito, utilizzando non fondi esistenti sul proprio conto corrente, ma prestiti concessi dalle banche. Ne parla l’editoriale di novembre de Il foglio (mensile di cristiani torinesi), proprio mentre il presidente del Consiglio incita a spendere e a consumare per salvare l’economia (e la pubblicità).
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È possibile ed anzi urgente consentire il “testamento biologico”. Lo scrive su Cristiano sociali news Giannino Piana, uno dei maggiori esperti di teologia morale. L’articolo mette in luce vari aspetti del problema che certamente dev’essere affrontato, ma che implica spesso situazioni complesse e dilemmi tragici, “che vanno risolti scegliendo il male minore senza durezze ingiustificate ma anche senza ingiustificati trionfalismi”.
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