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Riviste

Tratto da: Adista Segni Nuovi n° 12 del 31/01/2009

Un acuto e rispettoso profilo del patriarca Alessio II, morto lo scorso 5 dicembre, è pubblicato in apertura de Il Regno attualità (n.  22-2008). Vi si mette in luce la sua personalità religiosa e l’abile strategia sia nei confronti del potere civile sia nel dialogo ecumenico e culturale con l’occidente. Oltre all’editoriale sono dedicati al patriarca vari articoli e interviste in modo tale da offrire una panoramica della situazione religiosa, pastorale ed ecumenica all’est. A sua volta Piero Stefani illustra “le attuali difficoltà del dialogo tra ebrei e cristiani” dando un giudizio positivo delle recenti posizioni dei cardinali Kasper e Bertone e sostenendo che anche l’attuale testo della preghiera et pro iudaeis “non chiede la conversione degli ebrei e va letta in chiave escatologica” Sullo stesso numero della rivista da segnalare, tra l’altro, una riflessione sul partito democratico. Secondo Gianfranco Brunelli alcune scelte sbagliate o insufficienti del Pd lo hanno inchiodato ad un ruolo di minoranza dalla quale farà fatica ad uscire, così che “procede la crisi, quella del Pd e quella del paese”.  Infine la rivista pubblica la bella introduzione di Carlo Fantappiè al libro “Coscienza laica” in cui l’editrice Morcelliana ha raccolto testi significativi, e per molti versi attuali, di A.C. Jemolo.

 

Orientamenti sociali sardi è una rivista nata una dozzina di anni fa per affiancare, con una “autonomia locale” il mensile Orientamenti sociali espressione dell’Icas (l’Istituto cattolico di attività sociali, presieduto da Giuseppe Mira, e dal quale tra l’altro erano nate a suo tempo le Acli e molte iniziative sociali della Chiesa italiana). Oggi Orientamenti sociali non c’è più, ma sopravvive, anzi vive benissimo Orientamenti sociali sardi. Ne è prova il fascicolo appena uscito che in trecento pagine raccoglie una gran quantità di studi e interventi e anche di riletture storiche: per esempio un ricordo di Salvatore Mannironi, cattolico e politico antifascista prima nel PPI e poi nella DC, resistente. L’articolo, dello storico Mario Casella, è intitolato: “Quelli che hanno fatto l’Italia erano poveri, morivano poveri, con le mani pulite”. Nelle pagine successive viene ripubblicata una delle lezioni che negli anni ’68-’72 Franco Rodano tenne nella “scuola” creata da lui e Claudio Napoleoni. Il titolo è “Ricominciare, come ai tempi di Paolo” e delinea una antropologia “politica” ispirata a san Paolo e alle vicende dell’Italia di quegli anni, attuale anche oggi. Molti altri i testi interessanti, di Franco Monaco, Vittorio Possenti, Renato Balduzzi, Domenico Rosati, Giorgio Campanini, Raffaele Cananzi, Carlo Muntoni.

“Dio e il male” è il tema di Humanitas 5/2008 con una bella introduzione di Sara Bignotti e con notevoli contributi filosofici e teologici di Giacomo Canobbio, Claudio Ciancio, Alberto Cozzi, Maria Cristina Bartolomei, Raffaele Maialini, Ezio Gamba e Ilario Bertoletti, che è anche il direttore della rivista.

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