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PAX CHRISTI INTERNATIONAL: TROPPE SPESE MILITARI, IRRAGGIUNGIBILI GLI OBIETTIVI DEL MILLENNIO

Tratto da: Adista Notizie n° 99 del 10/10/2009

35223. ROMA-ADISTA. La scadenza è vicina, gli obiettivi ancora lontani, formalmente per “mancanza di risorse”, in realtà per assenza di volontà di molti Stati, fra cui l’Italia. Si tratta degli otto Obiettivi del Millennio per la riduzione della povertà nel mondo, sottoscritti da tutti i 191 Paesi membri dell’Onu nel settembre del 2000: eliminare la povertà estrema e la fame; raggiungere l'istruzione elementare universale; promuovere l'uguaglianza fra i sessi e conferire potere e responsabilità alle donne; diminuire la mortalità infantile; migliorare la salute materna; combattere l'Hiv/Aids, la malaria e altre malattie; assicurare la sostenibilità ambientale; sviluppare una collaborazione globale per lo sviluppo.

Un lontano miraggio, ma anche un potenziale traguardo a portata di mano, secondo lo studio appena pubblicato da Pax Christi International Spese militari e aiuto internazionale. La storia dell’elefante nella stanza, che denuncia l’evidenza che molti Paesi occidentali non vogliono vedere: basterebbe soltanto il 4% delle spese militari mondiali del 2008, o il 10% di quelle statunitensi, per riuscire a garantire il bilancio annuo necessario a raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del Millennio. Che però, con il trend di costante aumento delle spese militari, non verranno realizzati entro la scadenza fissata del 2015, e forse mai. Infatti, come spiega Giorgio Beretta, caporedattore di Unimondo e analista dell’Osservatorio sul commercio di armi (Oscar) di Ires Toscana, “nonostante la crisi finanziaria internazionale, la spesa militare nel mondo è cresciuta in un anno del 4%, raggiungendo nel 2008 i 1.464 miliardi di dollari in valori correnti (oltre mille miliardi di euro)”, cifra record dagli anni della Guerra fredda. “Solo nell'ultimo decennio l’incremento è stato del 45%, e la spesa militare corrisponde oggi al 2,4% del Prodotto interno lordo mondiale e costa in un anno 217 dollari per ogni abitante del pianeta” (v. Adista n. 70/09).

Il documento di Pax Christi International confronta le necessità economiche per l'aiuto allo sviluppo e le spese che i governi sostengono per gli armamenti e per la lotta al terrorismo e nota che 40 miliardi di euro l’anno sarebbero sufficienti per raggiungere gli Obiettivi del Millennio entro il 2015. Ma nel mondo, solo Svezia, Lussemburgo, Norvegia, Danimarca e Paesi Bassi hanno rispettato nel 2008 l'impegno a dedicare lo 0,7% del loro prodotto interno lordo all'aiuto allo sviluppo.

“Sono dati che in qualche modo sospettavamo”, nota don Tonio Dell’Olio nel suo blog Mosaico dei giorni, collegato a Mosaico di pace, mensile promosso dalla sezione italiana di Pax Christi. “Era impossibile non vedere l’elefante nella stanza e adesso che lo sappiamo, dovremmo responsabilmente incalzare il nostro governo a mettersi al passo con gli impegni solennemente assunti in sede internazionale” e con i Paesi che hanno mantenuto le promesse. “Ci chiediamo – conclude – se in cima alle preoccupazioni di chi ci rappresenta in sede internazionale non c’è l’impegno di salvare chi muore di fame, quale altra emergenza sarà mai più importante?”. (l. k.)

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