Nessun articolo nel carrello

LA CHIESA E I GOLPISTI DELL’AMERICA LATINA

Tratto da: Adista Documenti n° 100 del 10/10/2009

Ero a Tegucigalpa proprio quando Zelaya concorreva alla presidenza della Repubblica. Oggi, ricordando quei momenti per le strade della città, mi rendo conto di quanto la storia possa essere scomoda e ironica. Ero nel Paese su invito del card. Maradiaga, oggi presidente della Caritas Internazionale, allora presidente della Commissione di Giustizia e Solidarietà del Celam. Era un “papabile” che parlava apertamente di giustizia sociale nel mondo, in difesa di una Chiesa incarnata in America Latina. Io pensavo: "Maradiaga non diventerà mai papa". Sono stato nuovamente con lui a Città del Messico e a Roma. Confesso che ero impressionato da lui, per questo sono rimasto perplesso dal suo coinvolgimento con i golpisti.

Visitando la piazza centrale, io e altri amici sentimmo le note di "Solo le pido a Diós" (indimenticabile canzone di León Gieco, una preghiera contro l’indifferenza al dolore, all’ingiustizia, all’inganno, alla guerra, ndt). Ci avvicinammo per vedere chi suonasse quella musica tanto cara ai movimenti sociali dell’America Latina. Era Rafael Alegria, contadino, coordinatore internazionale di Via Campesina. Lo avevamo già incontrato al Forum Sociale Mondiale. Faceva la sua campagna per l’elezione a deputato.

Il tempo è trascorso. Oggi Maradiaga è coinvolto con il colpo di Stato in Honduras. Rafael è impegnato nella difesa di Zelaya.

Guardando a quanto avviene in Honduras, penso che lo stesso avrebbe potuto accadere in Bolivia, in Venezuela, in Ecuador e persino in Brasile. Le notizie provenienti da questi Paesi di colpi di Stato non erano forse fatti reali piuttosto che fantasie della sinistra? In Honduras il fatto è consumato e in Venezuela c’è stato un tentato golpe contro Chávez, come ammette lo stesso Jimmy Carter.

Qui entra in gioco il vertice della Chiesa cattolica. Per caso non abbiamo appreso nulla da tutte le dittature militari che si sono susseguite in America Latina? Il sangue, le torture, la morte, la mancanza di libertà, la corruzione che hanno travolto questo continente sono già stati dimenticati?

Prego Dio che non lo siano. In ogni caso, considerando l’ondata di isteria contro Chávez e contro questi governi, è meglio essere vigili. In fondo sono migliori e più democratici i referendum - cosa c’è di più democratico di un referendum? - di Chávez, Morales, Correa, Zelaya che i fucili dei militari.

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.