Nessun articolo nel carrello

THOMAS REESE: DALLA COMMISSIONE PONTIFICIA SULLO IOR NON C’È DA ASPETTARSI MOLTO

Tratto da: Adista Notizie n° 25 del 06/07/2013

37229. NEW YORK-ADISTA. I media hanno riportato in termini euforici la notizia della nomina, da parte di papa Francesco, della commissione di controllo dello Ior – creata per portare avanti una riforma della banca – ma in realtà non c’è molto di cui essere entusiasti: l’approccio è il solito, tradizionale approccio vaticano, consistente nel nominare membri del clero «senza alcuna esperienza nel settore in questione, cui viene chiesto di presentarsi alla fine con un rapporto». La severa critica proviene dal gesuita statunitense p. Thomas Reese, già direttore del settimanale Usa della compagnia di Gesù, America, costretto alle dimissioni da papa Ratzinger nel 2005 per la sua apertura su temi ecclesiali scottanti (v. Adista nn. 37 e 40/05) e finora docente al Woodstock Theological Center  di Washington, di recente assoldato come opinionista del settimanale National Catholic Reporter. 

«Scusate, da questo pontificato ci aspettiamo di più», scrive Reese in un commento del 27/6. Già, perché «la commissione voluta dal papa avrebbe dovuto essere composta da persone esperte in materia bancaria, vale a dire contabili, direttori bancari, inquirenti del governo e moderatori. Quanti, in questa commissione, hanno idea di che cosa sia la contabilità forense? Per una commissione del genere servono preti. Passare al vaglio una banca non è roba da dilettanti».

Questo punto di vista, Reese ne è consapevole, è ampiamente minoritario. L’unica soluzione seria al problema dell’“opacità” della banca vaticana, secondo il gesuita, è la decisione presa a suo tempo da Benedetto XVI di far osservare allo Ior gli standard previsti dall’agenzia europea antiriciclaggio, Moneyval: «Lo scorso luglio – ricoda Reese – Moneyval ha prodotto il suo primo resoconto e ha dichiarato che “la Santa Sede ha fatto molta strada in poco tempo”. Ha certificato che il Vaticano ha soddisfatto 9 dei 16 requisiti fondamentali e ha detto ciò che andava ancora fatto. Moneyval farà un’altra revisione l’anno prossimo per vedere se il Vaticano ha fatto passi avanti. Una revisione periodica da parte di esperti esterni è l’unico modo in cui può essere garantita una riforma delle finanze vaticane». Evidentemente, quando si tratta della banca vaticana, Reese ripone «più fiducia in Moneyval che in una commissione pontificia qualsiasi».

Ma non è tutto. Sotto Ratzinger almeno sono stati fatti entrare degli esperti esterni laici. Lo scorso settembre, è stato ingaggiato come consulente in Vaticano Rene Brulhart, avvocato internazionale svizzero, vicepresidente della rete Egmont Group, che raccoglie Unità di Intelligence Finanziaria nazionali incaricate di mettere insieme e analizzare informazioni su attività finanziarie sospette. Brulhart ha già alle spalle una rigorosa pulizia del sistema bancario del Lichtenstein. Ora, nella veste di direttore dell’Authority di Intelligence finanziaria del Vaticano, Brulhart ha fatto le sue ricerche su attività sospette all’interno dello Ior e ne ha fatto rapporto alle autorità vaticane, affinché vengano presi provvedimenti penali. Nel frattempo, spiega Reese, il nuovo presidente dello Ior, Ernst von Freyberg, ha promesso di pubblicare per la prima volta un report annuale. Certo, è la conclusione del gesuita, «i problemi della banca vaticana sono ben lungi dall’essere risolti, ma sta già molto meglio di prima. È necessaria una vigilanza costante per evitare arretramenti, ma da questa commissione pontificia non aspettiamoci un granché». (ludovica eugenio)

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.