Nessun articolo nel carrello

MINNEAPOLIS: LA DIOCESI È IN «CRISI SPIRITUALE». I CONSIGLI AL VESCOVO DI 12 TEOLOGI

Tratto da: Adista Notizie n° 33 del 27/09/2014

37792 ST. PAUL-MINNEAPOLIS-ADISTA. «Secondo scienza, competenza e prestigio di cui godono, i laici hanno la facoltà, anzi talora anche il dovere, di far conoscere il loro parere su cose concernenti il bene della Chiesa». È a partire da questa indicazione della Lumen gentium che 12 teologi statunitensi, tutti docenti presso la Facoltà di teologia dell’Università St. Thomas di St-Paul-Minneapolis, si sono sentiti chiamati a rivolgere una lettera aperta al loro vescovo, mons. John Nienstedt, 67 anni –  presidente della Commissione episcopale dottrinale, ma soprattutto uno dei vescovi statunitensi più noti e più citati dai media per la sua aggressiva opposizione al matrimonio omosessuale e per la sua contestazione dell’Atto di non discriminazione sul lavoro (Enda, v. Adista Notizie nn. 40/13; 25, 26 e 27/14) – il quale da alcuni mesi è oggetto di un’indagine per via di accuse di «condotta sessuale inappropriata» mosse contro di lui (v. Adista Notizie n. 28/14).

In arcidiocesi è in atto un’autentica «crisi spirituale», osservano nella loro lettera, datata 12 settembre ma diffusa il 15, i teologi Massimo Faggioli, Cara Anthony, Bernard Brady, Paul Gavrilyuk, Michael Hollerich, John Martens, Stephen McMichael, Paul Niskanen, David Penchansky, Gerald Schlabach, Ted Ulrich e Paul Wojda. I quali rimarcano come la vicenda mostri uno standard di leadership pastorale insufficiente anche rispetto ai requisiti indicati da papa Francesco, che rivolgendosi alla Congregazione per i Vescovi, lo scorso febbraio, aveva detto: «Il vescovo, testimone di Cristo, non è isolato ma insieme alla Chiesa… L’episcopato non è solo per il vescovo ma per la Chiesa, per il gregge e per gli altri». «Ci riferiamo – si legge nella lettera – non solo allo sfaccettato scandalo dell’abuso sessuale, ma anche alla maniera in cui tali scandali sono stati gestiti». E poiché il danno arrecato tocca tutti i membri della Chiesa e non solo le vittime, «offriamo proposte che possano segnare una strada di risanamento dal collasso pastorale cui stiamo assistendo». 


Risanare la ferita

La lettera è la seconda in pochi mesi a provenire dall’Università St. Thomas, essa stessa implicata nello scandalo, con un docente (p. Michael Keating) accusato di abusi e due rappresentanti della gerarchia (l’ex vescovo mons. Harry Flynn e mons. Kevin McDonough) che hanno rassegnato le dimissioni dal consiglio di amministrazione. A fine luglio, cinque docenti (tutte donne) avevano a loro volta inviato una lettera a Nienstedt affermando la necessità di una nuova leadership per risanare veramente la ferita.

In primo luogo, sostengono i firmatari dell’attuale missiva, gli aspetti legali della vicenda vanno lasciati agli avvocati, mentre il vescovo dovrebbe occuparsi solo di quelli pastorali: «Nessuna decisione legale risanerà il danno arrecato al Corpo di Cristo. Un processo di guarigione spirituale potrebbe partire da un evento liturgico consono da lei promosso», propongono i teologi, modellato sul rito della Riconciliazione: «Crediamo che il popolo dell’arcidiocesi accoglierebbe con favore gesti di riconciliazione di questo tipo». Il vescovo, poi, farebbe meglio a ripresentarsi alla gente e alle parrocchie, la cui fiducia è stata gravemente compromessa: «Si potrà ristabilire una fiducia degna del suo incarico solo se lei si impegnerà a sviluppare una relazione più aperta e immediata con le persone», ponendosi in ascolto e imparando a conoscerle meglio. Altro punto: il coinvolgimento dei laici nel lavoro compiuto dall’arcidiocesi: essi, affermano i teologi, «devono essere collocati in posizioni di responsabilità nella formazione dei sacerdoti, nel governo dell’arcidiocesi, soprattutto nella gestione dello scandalo». Vi sono infatti problemi strutturali, esito di «un clericalismo di lunga data e profondamente radicato, che non deve essere il corollario del ministero sacerdotale». Senza questi passi, concludono i 12 docenti, «lo stato pastorale dell’arcidiocesi non è sostenibile», e «non sarà l’azione legale da sola a rimuovere» la crisi pastorale attuale, grave macchia su un’arcidiocesi importante nella storia della Chiesa Usa. 


La difesa di Nienstedt

Immediata la risposta del vescovo: lo stesso 15 settembre, in una lettera, ha espresso gratitudine ai teologi per «i consigli ponderati e per la volontà di condividerli». «Sono addolorato per tutto ciò che io o i miei predecessori abbiamo fatto portando i cattolici a dubitare della loro fede o della sacra fiducia posta nella gerarchia della Chiesa». Di fatto, però, ha rimandato ai mittenti i consigli, affermando di aver già celebrato messe nelle parrocchie locali e di aver già incontrato vittime di abusi in vista di una riconciliazione: «Non ho dato pubblicità a questi eventi, ma avvengono normalmente», ha affermato, sottolineando di aver già organizzato una serie di messe di riparazione. Stesso tono riguardo ai laici: «La maggioranza del mio staff è composta da laici», ha detto. Tutti sperano che Nienstedt dia spontaneamente le dimissioni come atto dovuto, ma «se non lo fa, a un certo punto qualcuno dovrà farlo», ha detto Faggioli al settimanale National Catholic Reporter (15/9). (ludovica eugenio)

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.