
Associazioni cattoliche francesi: il Sinodo non tradisca le aspettative dei fedeli
Tratto da: Adista Notizie n° 34 del 10/10/2015
38280 PARIGI-ADISTA. Tante sono state le risposte della Chiesa di base italiana al Questionario in vista del secondo Sinodo sulla famiglia e di molte abbiamo dato conto sulle pagine di Adista. Tutte sono percorse dalla stessa speranza: quella che il Sinodo rappresenti un punto di svolta sui temi in discussione (sull’argomento v. anche notizia di apertura).
Dalla Francia arriva ora un'analoga risposta, elaborata però congiuntamente da 20 tra le più importanti realtà ecclesiali di base d'oltralpe che, raccogliendo e dando voce al sentire dei propri membri, hanno scritto una lettera aperta ai padri sinodali pubblicata sul sito della Conferenza dei battezzati e delle battezzate di Francia (www.baptises.fr).
I firmatari (tra cui Action Catholique Ouvrière; Femmes et Hommes Égalité, Droits et Libertés dans les Églises et la Société; Nous sommes aussi l’Eglise; Partenia 2000; Réseaux du parvis) non la mandano a dire e vanno dritti al punto affermando che la famiglia è sì un valore essenziale, ma che «non c'è "una" famiglia bensì "le" famiglie». Quanto poi all'esclusione dall'eucarestia dei divorziati risposati, questa risulta totalmente «incomprensibile»: «Nessuno si spiega che i peggiori assassini siano trattati meglio dei divorziati risposati e che la Mensa del Signore non sia aperta a chi ne ha più bisogno, perché – proseguono – è per i malati (e chi non è malato?) che Gesù è venuto». L'eventuale estensione delle procedure di nullità matrimoniale per i divorziati risposati – il documento è antecedente al motu proprio in materia di papa Francesco (v. Adista Notizie n. 31/15) – è rifiutata in toto, «tanto urta le coscienze».
Le associazioni fanno poi presente l'attesa che l'orientamento sessuale non sia oggetto di alcuna discriminazione, men che meno di una condanna.
«Quello che maggiormente ci preme – scrivono – è che venga accolto ciò di cui queste risposte sono il segno. Animati da una fede sincera e desiderosi di vita in abbondanza per la nostra Chiesa, vi scorgiamo il ritorno del popolo cristiano sulla scena ecclesiale pubblica. È una Buona Novella! Il ricorso alla parola dei fedeli, al loro sensus fidei, è una vera e propria tradizione della Chiesa, anche se a volte è stata dimenticata. Lo Spirito soffia dove vuole e la Chiesa tradirebbe la propria Tradizione vivente se trattasse il popolo cristiano come un perpetuo minorenne». «Che questo Sinodo onori il Vangelo – concludono i firmatari – e che ciascuno parli di cuore a partire dalla propria fede!».
* Immagine di woodleywonderworks, tratta dal sito Flickr, immagine originale e licenza. La foto è stata ritagliata. Le utilizzazioni in difformità dalla licenza potranno essere perseguite
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